Quarta linea del termovalorizzatore di San Vittore: comuni Alto Casertano sul piede di guerra, anche Provincia contraria

di Redazione

La questione della costruzione di una quarta linea per l’incenerimento dei rifiuti che si intende realizzare al termovalorizzatore di San Vittore, comune in provincia di Frosinone, ha fatto balzare dalla sedia i primi cittadini dei confinanti paesi dell’Alto Casertano. In particolare, i sindaci di Rocca D’Evandro, Mignano Monte Lungo e San Petro Infine, attraverso una nota inviata alle autorità Laziali e Campane, stilata dall’avvocato Stefano D’Auria e dall’ingegnere Antonio Mambro, hanno espresso forti criticità per il significativo impatto ambientale del progetto di ampliare l’impianto di smaltimento rifiuti. – continua sotto –

Stando alle osservazioni fatte da D’Auria e Mambro, avvalorate dai dati pubblici sui rilevamenti dell’aria diffusi dall’Arpa Lazio nel periodo 2004-2010 (primo ed unico campionamento disponibile), quando la portata del sito era di circa 80mila tonnellate/anno di rifiuti, tra il 70 e l’80% di concentrazione di NO2 e PM10 annuali rilasciati in atmosfera previsti dalla legge sono stati prodotti dall’impianto esistente. Negli anni successivi al campionamento le tonnellate smaltite dal termovalorizzatore sono più che quadruplicate, arrivando a 360mila all’anno. E la costruzione ora di una quarta linea rappresenterebbe un pesante e non più sostenibile peggioramento della qualità dell’aria. Quindi, continuano i tecnici, anche in virtù dei limiti di inquinanti previsti dalle direttive europee e dallo scarso rendimento energetico dell’impianto, la costruzione di una quarta linea di lavorazione “costituisce una palese e grave inosservanza a tutte quelle norme stabilite dall’Ue e condivise dal governo italiano cha hanno come fine il promuovere, incentivare e garantire la sostenibilità energetica, salvaguardia dell’ambiente ed ottimizzazione delle risorse energetiche”.

La nota prosegue evidenziando anche altri fattori altamente impattanti per l’ambiente, come il trasporto dei rifiuti che essendo su gomma fa aumentare il traffico di mezzi pesanti e di conseguenza le concentrazioni di monossido di carbonio nella zona. Poi il paragone con un impianto a combustibili fossili: “a partita di energia erogata un impianto di incenerimento emette in media quantitativi di CO2 che possono essere fino a tre volte maggiori rispetto ad impianti termoelettrici a carbone”. Inoltre, la termovalorizzazione consiste in un sistema di smaltimento del rifiuto che diventa sempre più obsoleto in quanto non promuove il processo di riciclo riuso e riutilizzo. In conclusione, sostengono D’Auria e Mambro “le anomalie riscontrate nel calcolo dell’R1 e nelle procedure autorizzative di AIA e VIA dell’impianto esistente, corredate dalla mancata applicazione delle più basilari norme europee in materia di gestione dei rifiuti, salvaguardia della salute pubblica ed energetica-ambientale esprimono sconcerto e preoccupazione di fronte alla proposta di adeguamento impiantistico e sistemazione ambientale del termovalorizzatore di San Vittore del Lazio (costruzione IV Linea)”.

A dare manforte alla posizione dei sindaci di Rocca D’Evandro, Mignano Monte Lungo e San Petro Infine, è arrivata anche la Provincia di Caserta che sulla questione ha affermato che “nel fare proprie le perplessità rappresentate dalla Provincia di Frosinone riguardo agli impatti negativi sulle matrici ambientali dell’intervento oggetto di valutazione ambientale, rappresenta come l’intervento di che trattasi sia configgente e contraddittorio con le previsioni del Ptcp relative all’area territoriale provinciale contigua a quella interessata, che parlano di “area ad elevata naturalità ed a preminente valore paesaggistico”. Pertanto, esprime parere negativo”. – continua sotto –

La partita ovviamente non è ancora chiusa ma sono sempre di più gli enti pubblici che considerano superati e dannosi impianti di incenerimento dei rifiuti e tutti concordi con la necessità di trovare soluzioni alternative, valide e al passo coi tempi volte alla tutela della salute e alla preservazione dell’ambiente.

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