Cop26, a Glasgow migliaia in marcia per il clima con “Fridays for Future”

di Redazione

Migliaia di persone si sono raccolte al Kelvingrove Park di Glasgow per la Marcia del clima organizzata dal movimento Fridays For Future. Sono partiti alle 11.30 e hanno attraversato il centro della città fino a Green Park. Durante la manifestazione ci sono stati momenti di tensione. Il gruppo del partito comunista è stato fermato dalla polizia. I manifestanti hanno cercato di rompere il cordone della polizia senza riuscirci. Una persona è stata arrestata. Il pezzo di corteo successivo al momento è fermo. – continua sotto –

Il corteo ha attraversato la città per 4 km. Dovrebbe essere presente anche Greta Thunberg. La polizia ha previsto la partecipazione di 50.000 persone. Tra i partecipanti, anche Chris, 31 anni, abitante nella città scozzese e malato di Sla. Ha spinto la sua carrozzella con la bandiera scozzese e quella della Ue. Il corteo si è diviso in più blocchi con i manifestanti che hanno sfilato sotto una sottile pioggia e il vento gelido. “Il mondo brucia, la gente vuole un futuro – ha detto Chris – La Cop cambia poco, dobbiamo far sentire la nostra voce”. Tanti i cartelli e gli striscioni dei manifestanti in cui si chiede “giustizia climatica”. “Vogliamo che i governi agiscano”, ha detto Jaline. Ed Amy: “Vogliamo il cambiamento, per noi e per i bambini”. “Dobbiamo fare pressione sui governi, siamo qui per questo”, ha concluso Rory.

Forte la presenza dei sindacati britannici e delle rappresentanze dei Paesi meno sviluppati. Numerosi i cartelli che dicono “Climate refugees welcome”. Alla marcia di Glasgow c’è gente di tutte le età, anche se la prevalenza è di giovani. Fred però ne ha 66 ed è venuto dalla Pennsylvania. Porta un cartello che chiede green jobs. “Voglio sostenere il cambiamento – ha detto -. Serve un cambio di sistema. Bisogna fermare la produzione di carne”. Alcuni manifestanti sono arrivati con un enorme pallone a forma di unicorno. Fiona, 62 anni, inglese della Cumbria, ha spiegato di essere vegana e che “l’agricoltura è la principale fonte di emissioni, dobbiamo smettere di mangiare carne. Dobbiamo cambiare noi i nostri comportamenti, non possiamo aspettare i governi”.

Proprio alla Cop26 di oggi sono stati raggiunti tre accordi che coinvolgono Stati e agricoltori con 45 governi, guidati dal Regno Unito, che si impegneranno a investire complessivamente 4 miliardi di dollari in azioni per proteggere la natura e passare a sistemi agricoli più sostenibili. Circa un quarto delle emissioni mondiali di gas serra viene dall’agricoltura, dalle foreste e da altri usi del terreno, e questo comporta la necessità di una riforma urgente del modo in cui si coltiva e si consuma il cibo, per fronteggiare il cambiamento climatico. I 4 miliardi di dollari di investimenti pubblici che gli Stati si impegnano a mobilitare nell’innovazione agricola saranno spesi nello sviluppo di sementi resistenti al cambiamento climatico e in soluzioni per migliorare la salute del suolo, oltre che nel rendere disponibili queste innovazioni agli agricoltori di tutto il mondo. Il 5 novembre, invece, Greta Thunberg, promotrice dei Fridays for future, aveva parlato della Cop26 come di un “fallimento”, “bei discorsi”, “parole vuote” e “bla bla bla”.

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