Aversa, la morte di Raffaele Cipro: incidente o omicidio stradale?

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Ha lottato sei mesi contro la morte. Raffaele Cipro, 21 anni, era entrato in coma la sera dello scorso maggio a seguito di un incidente stradale in via San Girolamo, nel cuore del centro storico aversano, a pochi passi dai locali topici della movida. Ieri si sono svolti i funerali tra il dolore di parenti ed amici, in particolare il padre Vincenzo, la madre Rosaria e i fratelli Giovanni e Enrico. – continua sotto –  

Dopo la morte si sono riaccesi anche i riflettori sull’incidente e sulle cause che lo hanno provocato. Quel giorno c’era stato un impatto frontale tra la moto con in sella la giovane vittima e una vettura Lancia Y. Il pubblico ministero della Procura di Napoli Nord, dottor Vigolo, ha disposto l’effettuazione dell’autopsia che si è tenuta all’Ospedale del Mare dove Raffaele era stato ricoverato in questi sette mesi di agonia. La stessa Procura aversana ha disposto la ricostruzione del tragico sinistro. La famiglia ha nominato un proprio legale, l’avvocato Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord. La volontà è quella di conoscere le cause reali di quell’impatto e, se del caso, ottenere giustizia. Subito dopo l’incidente, le condizioni del ragazzo erano apparse gravi. Trasportato d’urgenza, grazie all’intervento dei sanitari del 118 prima all’ospedale Moscati di Aversa, per poi essere trasferito alla terapia intensiva all’ospedale del Mare di Napoli. Qui, constatate le condizioni gravissime, veniva sottoposto ad un delicato intervento per il trauma cranico riportato nello schianto.

Decine gli amici che si sono prestati nel vano tentativo di risvegliarlo. Tentativo effettuato anche da alcuni artisti partenopei tra cui il cantante Sal da Vinci. Tantissimi gli attestati vicinanza alla famiglia da parte degli amici del 21enne che hanno inondato di ricordi il profilo Facebook di Raffaele e partecipato in massa ai funerali che si sono svolti, nel pomeriggio di ieri, nella parrocchia di Santa Maria la Nova tra il dolore incommensurabile di quanti hanno condiviso con Raffaele un tratto della sua breve vita.

Ora la parola passerà ai periti delle parti in causa, del conducente della Lancia, di quello che nominerà la famiglia e quello che, certamente, nominerà anche il pubblico ministero per accertare se si è trattato di un incidente o di omicidio stradale.

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