Aversa (Caserta) – Pagamento della tassa rifiuti: slitta il pagamento delle due rate relative all’annualità corrente. Dopo le durissime polemiche dei giorni scorsi da parte delle opposizioni e degli stessi aversani che avevano invaso il web con dichiarazioni negative seguite alla decisione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfonso Golia di aumentare del 20, 30% la Tari e di passare dalle tre alle due rate, il primo cittadino e l’assessore alle Finanze, Francesca Sagliocco, hanno deciso di correre ai ripari dando la possibilità ai contribuenti aversani di avere più tempo per il pagamento delle due rate. In particolare, quella in scadenza il 15 dicembre dovrà essere pagata entro il 31 gennaio del prossimo anno, quella in scadenza al 28 febbraio potrà essere pagata entro il 31 marzo. – continua sotto –
Una decisione adottata anche e soprattutto tenendo presente le scadenze della Tari 2022, che tornerà ad essere pagabile in tre rate, scadenti 30 aprile, il 31 luglio e il 30 settembre del prossimo anno. Inoltre, come già preannunciato la stessa amministrazione ha varato due distinte gare per l’aggiudicazione di buoni in danaro sia per le famiglie che per gli imprenditori che sono in difficoltà economiche che non consentono loro il pagamento delle rate Tari.
La decisione dell’amministrazione Golia di aumentare il tributo relativo alla Tari 2021 si è resa necessaria dopo che la normativa nazionale ha imposto il recupero delle somme di difficile esazione. Si sarebbe potuto scegliere un’altra strada, ma la maggioranza, nel corso di una turbolenta seduta di consiglio comunale, ha deciso di mettere in bolletta la somma di oltre quattro milioni e duecentomila euro caricando di nuovi oneri, di fatto, solo quelli che la Tari la pagano regolarmente e continueranno a pagarla. Il sindaco Golia, da parte sua, ha parlato di scelta obbligata a causa delle disastrose condizioni delle casse comunali, notoriamente in rosso e di decisione transitoria considerato che dal 2022 si tornerà alle tre rate e si passerà a quattro nel 2023.
Di “rimedio più dannoso del danno fatto”, ha parlato dall’opposizione il consigliere comunale capogruppo consiliare di Fratelli d’Italia, Alfonso Oliva, che ha continuato: “Così facendo, gli aversani, il prossimo anno, si troveranno a pagare ben cinque rate della Tari. Saranno costretti a pagare a fine gennaio, fine marzo, fine aprile, fine luglio e fine settembre. Un vero e proprio salasso per le famiglie aversane, soprattutto quelle già in difficoltà e non credo che i pannicelli caldi costituiti dai buoni erogati dal comune possano fare molto. E poi si chiedono perché li definisco dilettanti allo sbaraglio. Non perdono occasione per confermarlo”.