Aversa, “rapina show” alla Unicredit nel 2019: condanne ridotte in appello

di Redazione

Aversa (Caserta) – Davanti alla Corte di Appello di Napoli, prima sezione penale con presidente Sorrentino, è stato letto il dispositivo di sentenza nel processo che vede alla sbarra 6 imputati per la “rapina show” con bottino milionario ai danni della filiale Unicredit di Aversa, in piazza Vittorio Emanuele, compiuta il 22 novembre 2019, quando fu portata via un’intera parete con circa novanta cassette di sicurezza e una cassaforte, dopo aver bloccato le vie d’accesso per le forze dell’ordine con tir, camion e autovetture (leggi qui). – continua sotto –

Alla sbarra Giovanni Borrelli che in primo grado ha incassato 8 anni, ora è stato condannato ad anni 6 di reclusione. Per Giuseppe Perna 6 anni e 2 mesi rispetto ai 10 avuti in primo grado; per Giuseppe La Barbera 6 anni e 2 mesi rispetto ai 10 avuti in primo grado; per Gerardo Migliaro 6 anni e due mesi rispetti agli 8 avuti in primo grado; per Michele Gallinaro 7 anni rispetto agli 8 in primo grado, nonostante la non rinuncia ai motivi assolutori; per Paolo Tondi, che non rinuncia motivi assolutori, in primo grado 8 anni, ieri la condanna a 7 anni di reclusione. Nel collegio difensivo gli avvocati Beatrice Salegna, Mario Bruno, Camillo Irace, Salvatore Impradice, Domenico Russo, Gianluigi Di Ruocco e Luigi Poziello.

Dalle indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, emerse che i rapinatori bloccarono con sette tir e tre auto le vie d’accesso al centro della città di Aversa, in particolare a piazza Vittorio Emanuele, dove è situata la filiale Unicredit, in modo da poter agire indisturbati; si servirono poi di una gru per sfondare i vetri della banca ed asportare l’armadio blindato contenente le cassette di sicurezza con soldi e preziosi per svariati milioni di euro. Commisero però un errore, di cui sono accorti i poliziotti del commissariato di Aversa: uno degli elementi del gruppo, infatti, utilizzò un camion di sua proprietà, invece di ricorrere ad un mezzo rubato, e fu così identificato.

Il colpo messo a segno ad Aversa ebbe un precedente ad Afragola, un mese prima, il 22 ottobre 2019, quando quattro banditi a volto coperto bloccarono con un autobus e un’auto le vie d’accesso alla strada della banca da rapinare, e muniti di mezzo dotato di braccio meccanico, sfondarono la vetrata e cercarono di impossessarsi dello sportello bancomat; dovettero però fuggire in seguito all’arrivo delle forze dell’ordine, allertati da una guardia giurata dell’istituto di credito. Si ipotizza che i quattro facciano parte dello stesso gruppo dei sei condannati.

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