Mondragone (Caserta) – “Su bonus e ristori c’è bisogno di chiarezza e non di “ammuina”. Siamo contenti che finalmente sui tanti fondi ricevuti dal Governo e destinati ai cittadini ci sia la dovuta attenzione”. Era l’auspicio che l’Ambc – Associazione Mondragone Bene Comune ha espresso fin dallo scorso mese di luglio quando annunciava con largo anticipo un’altra “ondata” di bonus e ristori (dopo i primi stanziamenti del Governo che avevamo cercato di anticipare e la cui gestione comunale avevamo fortemente criticato… per i criteri adottati, per i ritardi accumulati e per la farraginosità procedurale adottata). – continua sotto –
Tuttavia, per Ambc “ancora non ci siamo quanto a chiarezza” e parla di “ultimo bluff di Pacifico”. A seguire la nota dell’associazione: «Dopo le ripetute segnalazioni e proteste dell’Ambc gli interventi puntuali delle compagne e dei compagni di Resistenza Democratica e le sollecitazioni della minoranza consiliare di Giovanni Schiappa e del capogruppo del Partito Democratico Achille Cennami, finalmente l’Amministrazione Pacifico – imbeccata da qualche solito funzionario o abusivo delegato “pasticcione” – ha proceduto con la necessaria variazione di bilancio e ha stabilito che dei 694.545,39 € ricevuti dal Governo, € 244.545,39 andranno per Buoni Spesa alle famiglie in difficoltà da utilizzare per l’acquisto di generi alimentari ed € 450.000,00 per le riduzioni della Tari per le utenze domestiche. Abbiamo chiesto pubblicamente: attraverso quali analisi e sulla base di quali dati si è arrivati a stabilire una tale ripartizione del fondo? E, soprattutto, perché una cifra così consistente per la Tari domestica? Lo stanziamento ricevuto, previsto dall’art.53 del D.L. 73/2021, è finalizzato (come espressamente richiesto dall’Anci) a “misure urgenti di solidarietà alimentare e di sostegno alle famiglie per il pagamento dei canoni di locazione e delle utenze domestiche”. L’articolo non fa riferimento ad una utenza domestica specifica. Parla di pagamento di canoni di locazione e di “utenze domestiche”.
Per quale motivo tra le utenze domestiche l’Amministrazione Pacifico ha scelto di optare esclusivamente per la Tari? Quali sono le motivazioni che, a differenza di quanto fatto da tutti gli altri Comuni d’Italia, hanno portato l’Amministrazione Pacifico ad escludere il pagamento delle spese per i consumi delle utenze domestiche relative all’acqua, alla luce e al gas, nonché l’aiuto nel pagamento dei canoni di locazione? Non vogliamo neppure pensare che tale scelta sia meschinamente dovuta al fatto che la Tari, essendo l’unica utenza comunale, permetterà – attraverso una semplice “partita di giro” – di assicurare alla “voragine rifiuti” ben 450 mila €. E chi se ne frega (avranno pensato i nostri “volpini”) dei problemi che i cittadini più in difficoltà avranno per pagare acqua, luce e gas o per onorare il canone di locazione…
Abbiamo poi lo stanziamento previsto dall’art. 6 del D.L. 73/2021 che riguarda ed è applicabile alle sole utenze Tari non domestiche. Mondragone ha ricevuto – come l’Ambc aveva segnalato dal lontano luglio scorso – 213.868,58 € finalizzati alla concessione da parte dei Comuni di una riduzione della Tari o della Tari corrispettiva alle categorie economiche. Come sono stati utilizzati questi soldi? Quale riduzione Tari è stata applicata alle categorie economiche? Occorre, inoltre, fare chiarezza sui due precedenti fondi governativi per il bonus spesa. Mondragone ha ricevuto dal Governo 296.798,36 € la prima volta ed € 296.798,36 € la seconda volta, per un totale di 593.596,72 €. – continua sotto –
Di tali fondi a destinazione vincolata ad oggi non vi è rendicontazione alcuna e temiamo che possano esserci stati dei residui. Tra l’altro, avendo deciso di destinare circa 245 mila € (dei circa 695mila € avuti da ultimo) al bonus spesa, dobbiamo presumere che nelle due precedenti “edizioni” del bonus spesa questa sia stata – più o meno – la somma utilizzata, con un residuo presunto, quindi, di almeno 50mila €, sul quale Pacifico ha il dovere di rendicontare. Ci sono poi gli oltre 120mila € per il sociale del Fondo di Solidarietà Comunale e gli oltre 70mila € per i Centri estivi. E anche su questo ad oggi non vi sono rendicontazioni.
Una nota finale, ma non secondaria. I provvedimenti del Governo sono stati caratterizzati dalla massima urgenza proprio per evitare di dover affrontare i problemi derivanti dalla pandemia “a babbo morto” (e anche le procedure individuate sono state molto “lasche” proprio per permettere la massima celerità di erogazione di bonus e ristori). Perché sono stati sprecati ad oggi almeno 5 mesi (stiamo parlando soltanto degli ultimi fondi) e ancora non si sa quando i cittadini potranno godere dei benefici derivanti da tali fondi che dovevano essere erogati al massimo entro il prossimo 31 dicembre? Un ritardo ingiustificabile che non può passare “in cavalleria”: chi sono i responsabili? E quali iniziative si intendono intraprendere nei confronti dei responsabili (che anzi anno dopo anno vengono sempre valutati positivamente e premiati)?».