Gravina di Catania, violenza sessuale di gruppo: in manette “branco” di ragazzi

di Redazione

Hanno 20 e 21 anni i quattro ragazzi di Catania arrestati dei carabinieri della compagnia di Gravina di Catania. Le accuse sono violenza sessuale e di gruppo, diffusione illecita di immagini sessualmente esplicite ed estorsione. I quattro sono responsabili di abusi nei confronti di una ventenne, ripresi e diffusi con un telefonino. – continua sotto – 

L’indagine, partita a giugno dai militari della stazione Gravina di Catania, ha verificato i fatti compiuti dai quattro ragazzi riconosciuti autori di ripetuti reati a sfondo sessuale nei confronti della ragazza. Coinvolto anche un minore di 16 anni per il quale sta procedendo la Procura della Repubblica per i Minorenni. Le violenze sarebbero avvenute tra il mese di novembre 2019 e maggio 2021. A scoperchiare il vaso pandora, la denuncia della vittima che ha deciso di raccontare dopo l’ultima violenza avvenuta a maggio.

I rapporti sono avvenuti all’interno di un garage di uno degli indagati, mentre veniva, suo malgrado, ripresa con il suo cellullare in un video da uno dei ragazzi del “branco”. Video cancellato non prima di averlo diffuso su un’applicazione di messaggistica. Dai racconti è emerso un rapporto “malato” tra la vittima e il ragazzo, suo fidanzato, il quale avrebbe parallelamente avuto un’ulteriore relazione sentimentale con un’altra ventenne, all’oscuro dello strano “rapporto affettivo” del proprio fidanzato.

E proprio per la decisione della vittima, che gli avrebbe manifestato l’intenzione di rivelare questo strano “triangolo” danneggiandogli anche il fanale posteriore dell’autovettura, l’ex “fidanzato” avrebbe utilizzato il video della violenza sessuale come strumento di rivalsa. Il fine sarebbe stato infatti di impedire alla vittima di rivelare la sua doppia relazione nonché, ancora, quale strumento di ricatto da parte degli indagati per estorcerle somme di denaro con la promessa di evitare la diffusione del filmato, in particolare ai suoi stessi genitori. Ma nel frattempo la giovane sarebbe stata sottoposta ad ulteriori violenze sessuali, in particolare dal suo ex “fidanzato” che, ancora con la minaccia della diffusione del video, l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo, anzi coinvolgendo anche il minorenne nonostante lei fosse assolutamente contraria. – continua sotto – 

L’attività di riscontro alle dichiarazioni della vittima, insieme alle indagini tecniche effettuate sul suo cellulare, ha consentito ai militari di recuperare il video incriminato fornendo concretezza alle ipotesi investigative, evidenziando anche ulteriori episodi di violenza che la ventenne avrebbe subito nel corso del tempo. IN ALTO IL VIDEO

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