Si è tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico il tavolo Jabil in cui si è discusso dell’ingresso di Invitalia nel capitale della Newco (Tme Assembly Engineering) già costituita dalla società Tme. La nuova realtà vede il 55% del capitale di Tme, società che fa capo all’imprenditore Aniello Stellato con sede a Portico di Caserta, e impegnata nella progettazione e produzione di schede elettroniche. Il restante 45% è di Invitalia attraverso il Fondo di Salvaguardia, strumento che consente allo Stato di poter entrare in equity nel capitale di aziende in difficoltà economico-finanziaria o in azienda che ne rilevino asset. Il closing sarà formalizzato post definizione degli accordi di investimento con Tme. – continua sotto –
Jabil ha confermato il piano industriale con una strategia già in atto su nuovi mercati (Energy & Green Economy) e che prevede l’impiego di 250 persone. Dei 480 attuali in Jabil, circa 200 si sposteranno in Tme. Al fine di supportare il progetto di reimpiego Tme-Invitalia, la Jabil si è resa disponibile a utilizzare ulteriori 7 mesi di Cigs. Inoltre, la Jabil ha dichiarato di aver aumentato l’incentivo all’esodo verso Tme a 30mila euro e a 80mila euro per le uscite che non utilizzeranno il reimpiego. Il piano di riassunzione guidato da Tme (che è già partito con lo spostamento di decine di persone) prevede il riassorbimento di 50 lavoratori ogni 3 mesi.
L’azienda si è impegnata ad accelerare l’ingresso dei dipendenti in modo da rispettare il termine della Cig che scadrà ad agosto. Il Mise si è impegnato a garantire continuo monitoraggio del percorso e Tme si è resa disponibile ad accettare un maggiore e continuo confronto durante questo percorso di crescita. La Regione Campania è disponibile a supportare con eventuali strumenti formativi l’operazione in caso di necessità di richiesta di formazione professionale.
“Seguo questo tavolo dallo scorso governo – spiega la viceministra Alessandra Todde – e sono stata in fabbrica a Marcianise per incontrare i lavoratori e per garantire la solidità e la concretezza di questo percorso. Siamo solo all’inizio, dobbiamo continuare a lavorare seriamente per rispondere a tutte le richieste dei lavoratori. Avere lo Stato nella società è sicuramente una garanzia importante per la società ma serve anche a responsabilizzare le parti: quando lo Stato, che è un investitore paziente ma determinato, decide di supportare un percorso, lo fa con grande consapevolezza e con la determinazione di rilanciare un marchio, proteggere l’indotto, salvaguardare l’occupazione e tutelare il territorio. Sono estremamente orgogliosa che il Fondo Salvaguardia, che ho fortemente voluto durante il governo Conte 2, si stia dimostrando uno strumento strategico”.