Tra le province di Milano e Monza Brianza i carabinieri del comando provinciale di Brescia hanno eseguito provvedimento di custodia cautelare, emesso dal gip del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 3 persone indagate a vario titolo per corruzione, falso, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebita percezione del Reddito di cittadinanza. Cospicuo l’importo sottratto all’Erario nel giro di pochi mesi dai due indagati, anche con la complicità di una dipendente di un ufficio postale del Milanese. – continua sotto –
Gli arrestati sono un 27enne e una 26enne, conviventi e residenti a Monza, e una 48enne impiegata di un ufficio postale di Cesano Boscone. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, la coppia aveva reclutato di giovani lavoratori stranieri, anche minorenni, che venivano poi costretti a lavorare incessantemente senza retribuzione, sotto minaccia e violenza fisica, all’interno di un terreno agricolo occupato abusivamente nella zona industriale di Usmate Velate, nella raccolta, smaltimento e recupero per la rivendita di pallet.
La coppia aveva ottenuto il reddito di cittadinanza in favore delle loro vittime, del tutto inconsapevoli e peraltro privi di requisiti, riscuotendo personalmente le relative somme in danaro tramite apposite carte loro consegnate dall’impiegata dell’ufficio postale, ora agli arresti domiciliari, che riceveva in cambio denaro o regalie varie quali t-shirt, profumi e prodotti alimentari.
Per la concessione delle carte del reddito di cittadinanza l’impiegata corrotta ha utilizzato attestazioni di soggiorno permanente visibilmente contraffatte con l’utilizzo di timbri e firme artefatti riconducibili all’Ufficio Anagrafe del Comune di Milano e a dipendenti del Comune meneghino realmente esistenti e del tutto ignari. La dipendente dell’ufficio postale inoltre, si avvaleva occasionalmente della collaborazione di un collega impiegato nel medesimo ufficio, denunciato in stato di libertà. – continua sotto –
Complessivamente è stata quantificata una truffa ai danni dell’Erario per 19mila euro, prelevati in soli 7 mesi, tramite l’utilizzo di 16 carte di reddito di cittadinanza ottenute illecitamente. Effettuata all’alba di stamani una lunga perquisizione all’interno delle abitazioni degli indagati e dell’ufficio postale. IN ALTO IL VIDEO