Tragedia sabato sera a Ravanusa, nell’Agrigentino. Un’ingente perdita di gas nella rete di metano ha causato un’esplosione che ha provocato il crollo di una palazzina di quattro piani, coinvolgendo altri edifici. 3 finora le vittime accertate (si tratta di due donne, Enza Zagarrio e Calogera Gioachina Minacori, e un uomo, Pietro Carmina) mentre due donne, Giuseppa Montana e Rosa Carmina, sono estratte vive dalle macerie. Sono ancora 6 le persone disperse: una assistente sociale trentenne, in avanzato stato di gravidanza, con il marito – che erano andati, ieri, a trovare i suoceri – e altri tre giovani del paese. – continua sotto –
Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, ha spiegato che “per fortuna non ci sono bambini tra i dispersi. La notizia secondo la quale ci sarebbero stati due minorenni tra le macerie della palazzina crollata ora è stata smentita” Un intero quartiere nel centro del Comune – tra le vie della Pace, Galilei, Trilussa e Nuoro – devastato dallo scoppio che, quindi, non sarebbe stato causato da una bombola di gas, come si pensava in un primo momento. Sono undici, secondo i vigili del fuoco, i palazzi che sono stati interessati dalla deflagrazione.
Secondo le prime informazioni, a fare da innesco alla deflagrazione potrebbe essere stato anche l’ascensore di una delle palazzine, ma i vigili del fuoco non escludono alcuna ipotesi. Sul posto anche le forze dell’ordine e i tecnici dell’Italgas che hanno messo in sicurezza l’area. Alcuni residenti degli appartamenti ridotti in macerie sono riusciti a uscire illesi o lievemente feriti. Le persone evacuate sono già state spostate in alberghi della zona dal comune di Ravanusa.
Il boato è avvenuto verso le 20.30 di sabato sera. Nel paese di oltre 10mila abitanti a 50 minuti di auto da Agrigento e a più di due ore da Palermo, la gente è subito scesa in strada impaurita. La Procura ha aperto un’inchiesta per disastro colposo. IN ALTO IL VIDEO, SOTTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA