Produzione abusiva di pellet: sequestrate oltre 120 tonnellate nel Salernitano

di Redazione

Trasformazione, confezionamento e vendita senza alcuna autorizzazione di pellet recante marchi contraffatti. È quanto emerso dai recenti controlli effettuati dai Reparti alle dipendenze del Gruppo della Guardia di Finanza di Eboli. – continua sotto – 

Numerose le attività commerciali ispezionate nei territori della Valle del Sele, di Diano e del Cilento. In ben quattro aziende sono state così riscontrate irregolarità, consistenti nella vendita di pellet riportante certificazioni di conformità alterate. In due casi è stata accertata, inoltre, l’assenza dell’Autorizzazione unica ambientale, la cosiddetta “Aua”, necessaria per lo scarico di acque reflue industriali.  Una falegnameria era stata addirittura trasformata in un opificio, in mancanza della prevista concessione.

All’interno dello stabile, i finanzieri hanno peraltro rinvenuto oltre 29 tonnellate di pellet imbustato in sacchetti su cui era riportato indebitamente il marchio che avrebbe dovuto comprovarne l’alta qualità, quando, in realtà, si trattava di segatura di natura mista e di “cippato”, altro combustibile naturale prodotto dagli scarti della lavorazione del legno.

L’intera filiera produttiva è stata quindi interrotta e l’azienda sottoposta a sequestro. All’esito delle attività, i militari hanno cautelato complessivamente oltre 130 tonnellate di merce, per un valore commerciale di oltre 400mila euro.

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