Aversa celebra Giorno della Memoria: una “pietra d’inciampo” per Anne Frank e le vittime della Shoah

di Antonio Taglialatela

Aversa (Caserta) – “Questa pietra è in memoria di Anne e di tutte le vittime dell’Olocausto”. E’ la frase incisa sulla “pietra d’inciampo” collocata ad Aversa, sul selciato vicino alla Magnolia della Legalità, nella mattinata del 27 gennaio, in occasione della celebrazione del Giorno della Memoria

All’iniziativa – promossa da “Mappa della Solidarietà”, libreria sociale “il Dono”, Caritas, Unicef e Comune di Aversa – hanno presenziato il sindaco Alfonso Golia, il vescovo Angelo Spinillo, il professor Fortunato Allegro e delegazioni di studenti delle scuole De Curtis, Parente, Cimarosa, Wojtyla e Pascoli. Dopo gli interventi istituzionali, i ragazzi hanno letto dei passi tratti dal libro “Il Dono del Tempo”, pubblicato dalla casa editrice aversana “Libriotheca”, scritto a quattro mani dalle professoresse Anna Sgueglia e Michela Baldini, che racconta un viaggio nei mille anni di storia della città normanna, tra le sue bellezze e i suoi problemi visti attraverso gli occhi di un adolescente, Paolo, e dei suoi compagni di scuola.

Si è quindi proceduto allo scoprimento della targhetta di ottone alla memoria di Anna Frank e delle vittime della “Shoah”. Insieme a Napoli, Aversa è la seconda città in tutta la Campania a collocare una “pietra d’inciampo” (“Stolpersteine”). Un’iniziativa, attuata in diversi paesi europei, nata dall’artista tedesco Gunter Demnig allo scopo di depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città d’Europa, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. L’espressione “pietra di inciampo” è mutuata dalla Bibbia e dall’Epistola ai Romani di Paolo di Tarso: “Ecco, io metto in Sion un sasso d’inciampo e una pietra di scandalo; ma chi crede in lui non sarà deluso”. – continua sotto –  

«Quell’aiuola, adesso vuota, fiorirà e simboleggerà il seme che porta frutto, restituendo la dignità della memoria a tutte quelle vite spezzate dalla crudeltà di pochi folli», ha detto Mariano Scuotri, consigliere comunale di Aversa ed organizzatore dell’evento, che ha ringraziato in modo particolare il professor Allegro, fondatore de “il Dono”, sempre fonte di ispirazione per queste iniziative, e il professor Francesco Villano, che ha regalato uno spaccato storico della Shoah dal punto di vista della Comunità Ebraica.

«La giornata di oggi deve essere la giornata della consapevolezza, deve rappresentare un monito per le future generazioni oggi presenti», ha commentato Antonio Portaro, uno degli organizzatori dell’evento, in rappresentanza dell’Unicef, il Dono e Mappa della Solidarietà. «La missione – spiega Portaro – era quella di far vivere un vero giorno della memoria ai tanti bambini presenti, i quali sono stati anzitutto per troppo tempo privati del contatto umano a causa della pandemia, e soprattutto, con l’installazione di una Stolpersteine, ovverosia di una pietra d’inciampo, riuscire a far capire loro la sofferenza, atroce, di quegli anni bui, affinché cose del genere non si ripetano mai più, si veda anche quanto accaduto vicino Livorno 48 ore fa. Bisogna sensibilizzare partendo dalle scuole, educando i ragazzi a non discriminare».

Intanto, il professor Allegro auspica che questa giornata della memoria sia seguita dalla concessione, richiesta dalle associazioni della “Mappa della Solidarietà”, della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, per l’alto valore della sua testimonianza pedagogica sulla Shoah. «Saremo felici – dice Allegro – di partecipare ad un Consiglio comunale straordinario in cui, con le associazioni della Mappa della Solidarietà, ma anche di altri sodalizi, sia possibile celebrare l’avvenuta concessione della cittadinanza onoraria». «Sarebbe un passo iniziale significativo – conclude il professore – verso una più sinergica co-programmazione tra Terzo Settore e Amministrazione Comunale». IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA

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