Aversa, il tribunale dissequestra la struttura degli Arcieri Normanni

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – La seconda sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, preceduta da Rosetta Stravino, accettando il ricorso presentato dalla presidente della società Arcieri Normanni, Rita Troncone, ha disposto il sequestro della struttura utilizzati per gli allenamenti degli atleti che era stato sequestrato lo scorso mese di dicembre per avere realizzato, secondo quanto si leggeva su un cartello appositamente affisso sulla struttura chiusa dalla Polizia Municipale, un “cantiere abusivo”. – continua sotto – 

Una cosa che Mimmo del Piano, fondatore, con la moglie Rita Troncone, dell’associazione sportiva che non richiede alcun compenso ai soci ed opera gratuitamente da circa 30 anni, 18 dei quali trascorsi nell’area di via Giotto retrostante la scuola De Curtis, sosteneva esplicitamente non corrispondesse a realtà, avendo fatto richiesta di tutti i permessi necessari per sostituire la vecchia struttura fatiscente che era presente con tanto di autorizzazione sull’area retrostante l’istituto scolastico. Non ottenendo alcuna risposta, utilizzando il “silenzio assenso” nei termini previsti dalla legge, aveva provveduto a sostituire la vecchia struttura che però è stata considerata abusiva.

Da qui il provvedimento di sequestro da parte del Comune, contestato pubblicamente davanti alle telecamere di Pupia (guarda il video) e successivamente con il ricorso presentato dalla presidente Troncone al tribunale. Il risultato è stato il dissequestro, avvenuto in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza che, probabilmente, consentirà alla presidente di chiudere anche la vicenda che la vede accusata del reato penale di costruzione abusiva.

Dopo aver appreso la notizia, Mimmo del Piano commenta: “Desideriamo mostrare profonda gratitudine per tutti quei cittadini aversani e non solo che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno. Particolarmente grati siamo nei confronti del professor Alberto Coppola, la cui vicinanza professionale ed umano è risultata decisiva. Inoltre, non possiamo non ringraziare il team di avvocati guidato da Maurizio De Feo e Raffaele Cotugno”.

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