Carinaro (Caserta) – La revisione del piano regionale per la gestione dei rifiuti speciali in Campania espone il territorio, già adottata dalla giunta regionale presieduta da Vincenzo De Luca, oltre ad esporre il territorio di Carinaro e dei comuni limitrofi all’insediamento di nuove industri insalubri, in deroga ai piani urbanistici vigenti, potrebbe favorire l’avvento del “biodigestore” a Gricignano nella zona industriale Asi “Aversa Nord” di cui fanno parte Carinaro e Teverola. – continua sotto –
Un rischio che si evince dalla richiesta che Stefano Masi, consigliere comunale indipendente di Carinaro, ha inviato al sindaco e a tutta l’Assise chiedendo la convocazione di una seduta consiliare urgente per approvare le osservazioni al provvedimento della Regione (pubblicato sul Burc del 6 dicembre scorso), il cui termine di invio è fissato al prossimo 4 febbraio, dopodiché le Amministrazioni non potranno più presentare controdeduzioni.
“Dato l’approssimarsi del 4 febbraio, – dice Masi – in un momento in cui nella vicina Gricignano ferve una grande battaglia ambientale, in conseguenza della presenza di un gran numero di insediamenti che trattano rifiuti e del pericolo di una imminente localizzazione del Biodigestore, sono sorpreso che l’Amministrazione comunale di Carinaro non abbia preso, ad oggi, alcuna iniziativa finalizzata a presentare osservazioni su quanto contenuto nella proposta regionale. Si tratta di un documento di circa 1.200 pagine che deve esser approfonditamente esaminato da soggetti con adeguate competenze tecniche, il che significa, a causa dei tempi ristretti, che siamo già in gravissimo ritardo. Reagire contro questo nuovo piano, che finisce con l’esporre le nostre aree al pericolo di nuovi insediamenti di industrie insalubri, è un nostro dovere morale, che ci deriva dalla necessità di tutelare la salute della nostra gente e dei nostri figli”.
Masi sottolinea che “la previsione, nella nuova proposta regionale, di procedure accelerate, che finiscono per eliminare i preventivi visti, pareri, autorizzazioni, concessioni, varianti urbanistiche di organi comunali e provinciali, espongono i nostri territori a ritrovarsi, dalla sera al mattino, nuovi insediamenti di industrie insalubri vicino le nostre case, anche a causa dell’assenza sulle nostre aree di particolari vincoli protettivi”. – continua sotto –
Pertanto, in vista della scadenza per presentare osservazioni, il consigliere ritiene necessaria la nomina con urgenza di un esperto che conosca già i contenuti della proposta regionale di revisione dei rifiuti, in quanto la mole della documentazione da esaminare rende necessaria l’adozione di misure straordinarie, al fine di permettere all’Amministrazione comunale, con ogni sollecitudine, di esprimere il proprio parere. E, allo stesso tempo, Masi invita a prevedere una convocazione urgente del Consiglio comunale per approvare le osservazioni che saranno approntate. “Per raggiungere questo obiettivo, – conclude – indipendentemente dal ruolo di consigliere di opposizione che attualmente rivesto, do la mia disponibilità e sono pronto a fare la mia parte”.
Il rischio paventato da Masi, tra l’altro, è lo stesso che sta ipotizzando il Comitato #NoBiodigestore alla luce del nuovo aggiornamento, all’11 febbraio, alle 12.30, della conferenza di servizi sul biodigestore tornata a riunirsi stamani, in modalità online, per discutere della richiesta della società “Ambyenta Campania”. Si teme, infatti, che per ottenere l’autorizzazione per l’impianto si possa andare in deroga ai piani urbanistici locali (quello del Comune di Gricignano e quello sovracomunale dell’Asi) anche in virtù dell’aggiornamento del piano rifiuti.