Gricignano (Caserta) – Michela Caiazzo non ci sta e si appella al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Campania che, qualche mese fa, aveva respinto il ricorso presentato dalla consigliera per l’annullamento della seduta del Consiglio Comunale di Gricignano celebrata il 12 agosto scorso, in cui fu approvato il bilancio previsionale 2021-2023, e della successiva seduta del 19 ottobre, che aveva all’ordine del giorno una variazione al documento contabile. – continua sotto –
Difesa dall’avvocato Paolo Centore, l’ex vicesindaco, oggi indipendente in Assise, sostiene che le sia stata negata la possibilità di partecipare, da remoto, non ricevendo il link per partecipare in videoconferenza alla seduta del 12 agosto nonostante fosse stata convocata in modalità “mista”, quindi sia in presenza che online. Tra l’altro, nel suo ricorso, Caiazzo ha ribadito che, all’avvio della seduta, il segretario comunale non provvide a chiedere se qualche consigliere dovesse collegarsi in streaming. Pur in presenza di queste motivazioni, la prima sezione del Tar Campania ha ritenuto il ricorso “infondato” dal momento che, si legge nella sentenza, “la partecipazione non è risultata preclusa, in quanto, da un lato, la ricorrente era a conoscenza della data e dell’ora della riunione e, dall’altro, come chiarito dall’amministrazione comunale in memoria, ogni consigliere è detentore di password di accesso ad una piattaforma tramite cui, effettuato il login, si accede al proprio account. Quest’ultimo è unicamente utilizzato per partecipare, da remoto, ad una riunione ‘creata’ dal soggetto allo scopo autorizzato”.
Tuttavia, non si è compreso bene finora quale sia la “piattaforma” tramite cui la consigliera avrebbe potuto accedere per collegarsi in videoconferenza. Nel corso dell’ultima, accesa, seduta del Consiglio, tornando sulla vicenda, Caiazzo ha ottenuto una laconica risposta al quesito, ossia che si trattasse del servizio “Microsoft Teams”, quindi non di una piattaforma istituzionale come lascerebbe intendere il giudice amministrativo rifacendosi alla memoria presentata dal Comune. Sta di fatto, comunque, che in tanti comuni, in occasione di un Consiglio comunale convocato in streaming, viene fornito in anticipo ai consiglieri il link di una “stanza virtuale”, che si può creare anche giorni prima, calendarizzandola; un po’ come avviene per l’ormai famosa e utilizzatissima Dad nelle scuole.
Da qui la decisione di Caiazzo di rivolgersi all’organo superiore del Consiglio di Stato che, il 13 gennaio scorso, ha ordinato al Comune di Gricignano di depositare una relazione, a firma del segretario comunale, in cui venga descritta la modalità di svolgimento in via telematica della seduta del 12 agosto. 60 i giorni a disposizione del Comune, dunque entro il 18 marzo, per fornire tali chiarimenti.