Si avvicina sempre più l’aggiornamento del piano della Regione Campania per l’insediamento degli impianti di smaltimento dei rifiuti e si concretizza il rischio per l’Agro Aversano e del territorio settentrionale della provincia di Napoli (in pratica la famigerata “Terra dei Fuochi”) di trasformarsi in “pattumiera” regionale. Il termine ultimo per presentare eventuali osservazioni scade tra dieci giorni, il prossimo 4 febbraio, e, da quanto è dato sapere, nessuno lo ha fatto ad eccezione del consigliere comunale di Carinaro Stefano Masi (nella foto) che non solo ha scritto agli uffici della Regione ma anche ai sindaci dei comuni di Aversa, Carinaro, Gricignano, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere e Teverola suggerendo loro di attivarsi. – continua sotto –
Come si legge nell’introduzione del piano adottato dalla Regione Campania esso definisce il quadro complessivo delle azioni da attivare ai fini della costituzione di un sistema integrato di gestione dei rifiuti speciali. Inoltre, si propone di garantire la coerenza tra lo stato del territorio, le caratteristiche ambientali e le previsioni di pianificazione, ricercando le soluzioni che risultino meglio rispondenti agli obiettivi generali di sviluppo economico e sociale coniugati con quelli di tutela del territorio, operando una valutazione di sostenibilità degli effetti che le previsioni dello stesso avranno sui sistemi territoriali. Il piano si occupa anche di indicare i criteri per l’individuazione delle aree non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti speciali.
Le criticità ambientali – «Pur essendo quella dell’agro aversano un’area situata al centro della Terra dei Fuochi, oltre ad avere un’area Asi la cui estensione territoriale è la più ampia di qualsiasi altro comparto industriale di tutta la Regione Campania, con mio sommo stupore, – afferma Masi – i nostri territori non sono stati individuati come area non idonea ad ospitare impianti dedicati allo smaltimento di rifiuti speciali. Oltretutto è bene evidenziare che i 4 comuni da me individuati (Aversa, Carinaro, Gricignano di Aversa e Teverola) hanno una densità abitativa media di gran lunga superiore al dato della provincia di Caserta e appare inutile evidenziare come l’insediamento di nuovi impianti determinerebbe ulteriore aggravio delle già presenti condizioni di criticità ambientali. I comuni ad essi confinanti, Marcianise e Santa Maria Capua Vetere, inoltre, hanno anch’essi dato moltissimo in termini ambientali alla comunità della provincia, sia per la presenza anche a Marcianise di un’estesa area industriale e sia per la presenza, nel comune di Santa Maria Capua Vetere, di uno Stir che serve l’intera area di Terra di Lavoro, e non solo».
“Stop a nuovi impianti di trattamento rifiuti” – Da qui la decisione di presentare un’osservazione al Piano Regionale per i rifiuti speciali chiedendo che in esso sia previsto il divieto esplicito di ogni ulteriore insediamento di impianti destinati alla lavorazione, trasformazione e stoccaggio di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, per i territori di Aversa, Carinaro, Gricignano, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere e Teverola. «Sono certo – conclude Masi – che sarebbe molto utile a questa battaglia se anche i Consigli comunali di questi comuni approvassero e inviassero alla Regione Campania il documento da me inviato o un loro autonomo documento a difesa dei nostri territori». – continua sotto –
I sindaci: “Presenteremo osservazioni congiunte” – «Non stiamo a guardare. Ho lanciato l’allarme – ha dichiarato il primo cittadino di Gricignano, Vincenzo Santagata – sulla chat dei sindaci dell’agro aversano e ci stiamo organizzando per concretizzare osservazioni comuni». Sulla stessa scia il sindaco di Teverola, Nicola Barbato che preannuncia: «Abbiamo preparato osservazioni e contestazioni congiuntamente con Gricignano e Carinaro supportati dall’avvocato Perla e l’ingegnere Girardi». «Anche noi – gli fa eco il collega di Carinaro Nicola Affinito – faremo osservazioni. Stiamo raccogliendo dati per preparare le nostre considerazioni con degli esperti. La questione è seria e merita attenzione e devono essere poste considerazioni ed osservazioni innanzitutto tecniche/ambientale ma anche sociopolitiche». In chiusura preannuncia la presentazione di osservazioni anche il sindaco di Aversa Alfonso Golia.