Nella serata del 28 gennaio scorso, gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Santa Maria Capua Vetere, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di A.G., all’esito di una delicata indagine che ha tratto origine dalle denunce sporte da due familiari dell’arrestato. – continua sotto –
Questi ultimi si presentavano in commissariato per denunciare le minacce, a mano armata, appena subite. Le immediate ricerche dell’uomo consentivano di riscontrare quanto dichiarato dalle vittime, poiché l’indagato veniva rintracciato qualche ora dopo in possesso di munizioni illecitamente detenute.
In seguito si accertavano diverse condotte simili da parte dell’indagato, protagonista di diversi atti persecutori, minacce e violenze, fisiche e psicologiche, ai danni della moglie, violando le prescrizioni di una precedente misura cautelare del divieto di avvicinamento al quale era sottoposto dal settembre 2019. La gravità del quadro indiziario, fondato su numerose testimonianze raccolte nel corso delle indagini, consentiva di accertare i fatti e portava all’applicazione della misura cautelare restrittiva.
L’indagato risultava, peraltro, gravato da numerose condanne irrevocabili, nello specifico per reati di truffa, ricettazione, uso di valori contraffatti, insolvenza fraudolenta, appropriazione indebita e per associazione a delinquere, reati per i quali aveva espiato la pena detentiva di 7 anni, 11 mesi e 9 giorni di reclusione. Inoltre, nel mese di febbraio dello scorso anno veniva condannato dal tribunale sammaritano alla pena di 1 anno e nove mesi di reclusione per reiterate condotte di violenza ai danni della moglie.