Soltanto la ditta “amica” del clan poteva occuparsi del ritiro degli oli esausti nella zona dell’agro aversano, in provincia di Caserta. – continua sotto –
E’ quanto emerso da un’indagine dei carabinieri della compagnia di Casal di Principe che, al termine di un’indagine coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha portato all’arresto di tre uomini di Casapesenna e Casal di Principe, accusati di illecita concorrenza con minaccia o violenza e tentata estorsione, con l’aggravante del metodo mafioso e dell’agevolazione mafiosa in quanto avrebbero agevolato il “clan dei Casalesi”.
Si tratta di Aldo Nobis (fratello di Salvatore Nobis, detto “Scintilla” ed elemento del clan Michele Zagaria) del nipote Giulio Nobis e di Vincenzo Cantiello, fratello di Salvatore Cantiello alias “Carusiello”.
L’attività di indagine, svolta nel corso del 2021, ha consentito di raccogliere infatti gravi indizi di colpevolezza circa i delitti sopracitati, commessi almeno in quell’anno imponendo ad esercizi commerciali dell’area agro aversana il ritiro degli oli esausti tramite una ditta riconducibile agli indagati, sfruttando la forza d’intimidazione data dall’appartenenza alla fazione Zagaria del Clan dei Casalesi che agevolavano e, in una circostanza, percuotendo con una mazza da baseball un imprenditore locale affinché desistesse dal fargli concorrenza.