San Marcellino, paziente cardiopatico morto: arrestato medico “no vax” che prescriveva cure alternative per Covid e altre patologie

di Redazione

“Se vai in ospedale muore, lo intubano”. Questa sarebbe la risposta del medico Roberto Petrella, ginecologo e convinto “no vax” di Teramo, alla moglie di un suo paziente originario di Napoli e residente a San Marcellino, nel Casertano, che seguiva prevalentemente per telefono e che due giorni dopo è morto. Per quel decesso Petrella è stato sottoposto oggi agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio colposo al termine di indagini della Digos di Catanzaro nate da intercettazioni disposte nell’ambito di un’altra inchiesta. – continua sotto – 

L’affermazione di Petrella risale allo scorso 6 dicembre quando la donna lo contattò per segnalare un aggravamento delle condizioni del marito cardiopatico e affetto da gravi patologie pregresse. Dopo aver detto alla donna di evitare il ricovero, secondo la Procura di Catanzaro, che si è avvalsa di un consulente tecnico, il medico prescrisse al paziente, senza neanche visitarlo, una terapia a base di vitamine, antibiotico e anti-diabetico orale. Terapia ritenuta “totalmente avulsa da qualsiasi pratica di scienza medica” che, invece, avrebbe imposto l’immediato ricovero.

Il medico avrebbe ripetuto la stessa affermazione anche due giorni dopo, l’8 dicembre, quando la donna lo chiamò nuovamente per segnalare un ulteriore aggravamento delle condizioni del marito che poche ore dopo, nonostante l’intervento di un’ambulanza del 118 che a quel punto la signora si era decisa a chiamare, morì per infarto. Intervento che, a giudizio del consulente tecnico della Procura, avrebbe potuto certamente differire in maniera significativa il verificarsi del decesso.

Nonostante la sua specializzazione fosse in ginecologia e non per le patologie di cui soffriva l’uomo, Petrella era di fatto il medico curante della vittima dall’ottobre 2020, periodo nel corso del quale lo aveva visitato alcune volte venendo a conoscenza di tutte le malattie di cui soffriva. A lui la coppia si era rivolta grazie alla sua attività di propaganda di “cure alternative” sui social. Una vicenda che non avrebbe riguardato il solo paziente napoletano ma tanti altri. Da quanto emerso delle indagini, il medico prescriveva mix a base di funghi a cardiopatici o diabetici (un rimedio di origine tradizionale cinese che non trova fondamenti) oltre a terapie alternative a malati di Covid, sconsigliando il ricovero in ospedale. Diversi pazienti, che vivevano in varie zone d’Italia, erano seguiti solo telefonicamente. Fino a che il decesso del paziente campano ha fatto scattare le indagini e l’arresto di Petrella, già destinatario di un provvedimento di radiazione non definitiva dall’Ordine dei Medici. – continua sotto – 

Come riporta il Corriere, lo scorso novembre Petrella fu protagonista di una riunione “carbonara” in una parrocchia a Marischio, in provincia di Ancona, alla quale, come lo stesso ginecologo raccontò, avrebbero partecipato un centinaio di persone, di cui solo due con la mascherina, in evidente contrasto con la normativa anti Covid. Un anno prima, Petrella, intervistato in tv nel programma “Piazza Pulita”, sosteneva che la pandemia di Covid fosse una montatura mediatica e affermava che i vaccini fossero inutili e dannosi. Ma già nel 2019 il medico fu oggetto di polemiche per la sua campagna contro i vaccini, in particolare contro la vaccinazione gratuita e obbligatoria per i 12enni contro l’Hpv, il papilloma virus. Petrella aveva sostenuto pubblicamente che quel vaccino fosse inutile e in alcuni casi dannoso: di qui l’esposto e il procedimento disciplinare dell’Ordine dei medici che portò alla sua radiazione.

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