“La situazione è molto tesa, ma non siamo in preda al panico. L’Ucraina è in guerra dal 2014 e resiste da molto tempo. Le nostre forze armate sono molto preparate e se ci sarà un attacco noi siamo pronti”. Così un diplomatico ucraino a Kiev racconta in un’intervista all’Adnkronos l’atmosfera che si respira nella capitale dell’ex repubblica sovietica in queste ore di trattative e negoziati per scongiurare una possibile invasione russa. – continua sotto –
Invasione che le truppe di Kiev sono pronte a respingere, sottolinea il diplomatico, secondo cui “l’Ucraina sta lottando per la libertà” e per il presidente russo Vladimir Putin un eventuale attacco “non sarà una passeggiata” perché “incontrerà una fortissima resistenza”. Già da tempo, sottolinea la fonte, le autorità di Kiev avvertivano il mondo in vari fora internazionali sul fatto che “l’Orso Russo prima o poi avrebbe cercato di assoggettarci” ed ora quella minaccia rischia di concretizzarsi.
Il diplomatico ricorda che “l’Ucraina dovrebbe avere le porte aperte per entrare nella Nato”, come richiesto nel summit dell’Alleanza del 2008 a Bucarest nel quale invece si parlò solo delle “prospettive” di un ingresso di Kiev. “Ora – spiega – i nostri partner occidentali evitino di dar seguito alle assurde richieste russe” sull’allargamento della Nato a Est e “le rispediscano al mittente”. Secondo il diplomatico, il suo è un paese “libero e sovrano” e “solo l’Ucraina può chiedere l’integrazione (nell’Alleanza). Si tratta di un dialogo a due tra Kiev e la Nato: la parte russa non è prevista perché altrimenti verrebbero traditi i valori occidentali”.
Sulle polemiche suscitate per l’incontro tra Putin e un gruppo di imprese italiane, il diplomatico sottolinea di essere a conoscenza dei fatti solo dalla stampa e al momento gli è “difficile parlare della situazione italiana. Noi speriamo tanto in un aiuto importante dell’Italia e sarebbe importantissimo che l’Europa si mostri unita e solidale con noi”. – continua sotto –
Infine, sulle tensioni nei rapporti tra Kiev e Berlino per la posizione ‘ambigua’ del governo tedesco, da molti osservatori accusato di essere troppo filo-russo, la fonte fa riferimento alle parole del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba che ha evidenziato come ora sia arrivata “l’ora della verità nei rapporti con la Germania, che ha un ruolo importante nel formato Normandia e ha aiutato tanto le riforme in Ucraina”. “Ci aspettiamo – conclude – che il governo tedesco sblocchi le forniture di armi e che non vada avanti il progetto Nord Stream 2”.