Gli Stati Uniti hanno ordinato l’evacuazione delle famiglie dei diplomatici in Ucraina. Lo si apprende da fonti del Dipartimento di Stato che hanno raccomandato di ridurre il personale non essenziale dall’ambasciata a Kiev. E l’amministrazione statunitense sconsiglia anche ai cittadini americani di recarsi in Russia. Kiev critica, giudicandolo “prematuro” ed “eccessivo” l’ordine impartito da Washington di evacuare i familiari dei diplomatici Usa dall’Ucraina. – continua sotto –
“Con tutto il rispetto del diritto degli stati stranieri di garantire la sicurezza delle loro missioni diplomatiche, noi consideriamo questa misura presa dagli americani come prematura ed eccessiva”, dichiara in una nota il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko. “A meno che il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, non abbia qualcosa da dirci di importante, il personale dell’Unione Europea non ha in programma nessuna evacuazione dall’Ucraina”, commenta l’Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, prima del consiglio affari esteri a Bruxelles, commentando l’annuncio Usa dell’evacuazione delle famiglie dei diplomatici.
Anche Londra annuncia il ritiro del suo personale dall’ambasciata di Kiev per la “minaccia crescente” della Russia nei confronti dell’Ucraina. Lo fa sapere il Foreign Office, a poche ore dall’ordine impartito dagli Stati Uniti di evacuare dall’Ucraina i familiari dei diplomatici Usa, aggiungendo che però l’ambasciata britannica resta aperta per il disbrigo degli affari essenziali. “Alcuni membri del personale dell”ambasciata” e i loro familiari “si stanno allontanando da Kiev in risposta alla minaccia crescente della Russia”, si legge nella nota. “Sulle sanzioni vogliamo agire in forte coordinamento con i nostri partner: gli Usa, il Canada e il Regno Unito. Al momento stiamo continuando a costruire un forte pacchetto di sanzioni, ma nulla di concreto verrà approvato oggi”, spiega ancora Borrell. “C’è un processo, il processo è in corso, sarà tutto pronto quando necessario, ma oggi non annunceremo nulla”, aggiunge.
Intanto, il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, accusa la Germania di “tradimento” e “omissione di soccorso”, in un duro intervento pubblicato in esclusiva dalla Bild di oggi, a causa della mancata consegna di armi all’Ucraina da parte di Berlino. “Questa è omissione di soccorso e tradimento degli amici, in una situazione drammatica, nella quale il nostro Paese viene minacciato dalle truppe russe su diversi confini”, afferma. “Molti si pongono la domanda: con chi sta il governo tedesco? Dalla parte della libertà e dunque dell’Ucraina, o dalla parte dell’aggressore?”. “Adesso serve un chiaro segnale dal paese più importante d’Europa”, aggiunge. “In Ucraina c’è un’enorme delusione per il fatto che la Germania tenga fede a Nord Strem 2. E per il fatto che non ci consegni le armi e che in questo modo distolga anche Paesi come l’Estonia dal consegnarcene”, dice ancora Klitschkonel suo intervento sulla Bild di oggi. – continua sotto –
“La Germania – scrive il sindaco della capitale ucraina – dovrebbe dire a lobbisti come Gerhard Schroeder che d’ora in poi è vietato per legge lavorare per un regime come quello russo”, continua. “Invece le dichiarazioni del viceammiraglio della Marina mostrano soltanto una cosa: che anche importanti rappresentanti di altre istituzioni hanno perso il senso della realtà”, continua Klitchko, riferendosi alle parole de capo della Marina circolate in un video, in cui si sosteneva che Putin “meritasse rispetto”.