Aversa, associazioni al sindaco: “Altro che consumo suolo zero! Stop permessi a costruire in attesa del Puc”

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Una moratoria, in attesa dell’approvazione del Puc, dei permessi a costruire su aree libere o con programmati interventi di demolizione e la sospensione di delibere contenti variazioni di destinazioni d’uso in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. Questo quanto chiedono una serie di associazioni cittadine all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfonso Golia. – continua sotto –

Wwf, Fridays for Future, Legambiente Geofilos, Archeoclub Aversa Normanna, Federazione “La Maddalena che vorrei”, AversaDonna, Famiglia al Centro, Terra Nostrum, il responsabile della libreria sociale “Il Dono”, Fortunato Allegro, e l’ex assessore Luca De Rosa si chiedono retoricamente: «Non aveva questa amministrazione posto al centro della sua campagna elettorale il “consumo di suolo zero”, slogan anche suggellato poi da una delibera comunale?». «Ci dispiace constatare – continuano – che nei fatti la promessa di consumo di suolo zero non sia stata affatto rispettata. Da qui l’esempio di un edificio costituito da quattro piani, in costruzione, che brutalmente sostituisce la demolita masseria in muratura di metà Ottocento, con tetto in coppi e ad un solo piano, caratterizzata da un corte interna e da un ampio orto e rifinita da balconcini con mensole di pietra e ringhiere in ferro battuto. Dopo aver demolito l’intero fabbricato, non è stato conservato un solo centimetri di orto, né dello spazio della corte interna, concedendo per di più la costruzione di aggetti sulla strada che deturpano e stravolgono l’originario allineamento stradale».

Ma gli ambientalisti segnalano ulteriori esempi: «Un altro caso analogo è rappresentato da un fabbricato multilivello che sta sorgendo con un più che rilevante aumento di cubatura e con un notevole consumo di suolo rispetto al preesistente. O vogliamo parlare di un altro fabbricato in costruzione su di un’area destinata a verde pubblico nel Prg? Area la cui destinazione d’uso viene prima variata da standard a verde pubblico ad una zona D (che sta per destinazione d’uso produttiva-artigianale) e infine poi in area destinata ad edilizia residenziale». Duro il commento: «Ci appare, dunque, una palese presa in giro il continuare a sbandierare lo slogan del “consumo di suolo zero” quando in realtà nei fatti si compie tutt’altro. Si dica chiaramente qual è la posizione e la visione di questa amministrazione sulla pianificazione della città in un momento delicato in cui vi è sul tavolo la discussione di un redigendo Puc, il nuovo piano per la città».

I sottoscrittori non dimenticano che Aversa è anche una città storica per cui chiedono «garanzie sulla pianificazione del centro storico e sulla necessità di conservazione del patrimonio storico-architettonico, stabilendo vincoli paesaggistici cosi da scongiurare brutture irreversibili al paesaggio urbano. Aversa – sottolineano – deve trasformarsi dal paese che è ancora, caratterizzato da una gestione amicale della pianificazione urbana, che ha favorito l’interesse privato a detrimento di quello pubblico, in una città degna di tale nome e guida di un più vasto comprensorio. Ci appelliamo, pertanto, alla responsabilità di questa amministrazione, chiedendo una moratoria di tutte le pratiche in atto contenenti richieste di concessioni edilizie da realizzare su aree libere o con programmati interventi di demolizione e la sospensione di proposte di variazioni di destinazioni d’uso in deroga al Prg e al Piano di Recupero. Infine, chiediamo di ripristinare il diritto alla ripresa delle consultazioni pubbliche per cittadini e associazioni interrotte per la prima emergenza Covid e obbligatorie per la redazione di un Puc».

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico