Aversa-Capodichino. Si avvicina sempre più il momento della realizzazione della tratta che consentirà il collegamento con la metropolitana dalle stazioni di “Aversa Centro” e “Aversa Ippodromo” con la realizzanda stazione dell’aeroporto napoletano. Intanto, la città normanna si interroga sulle opportunità e sulle ricadute, positive e negative, per la città e per il comprensorio che ad essa fa capo. – continua sotto –
Entro il 2024 dovrebbe concretizzarsi, infatti, l’intervento, per 924 milioni di euro, che consiste nella realizzazione della tratta di linea metropolitana tra le stazioni di Aversa Centro Piscinola e Capodichino. Attualmente è in corso di ultimazione la stazione di Melito. Si stanno realizzando le stazioni di Miano, Regina Margherita, Secondigliano e Di Vittorio/Capodichino con i tratti li linea che le collegano. Insomma, Aversa sempre più legata all’area metropolitana di Napoli e sempre più staccata dalla provincia di Caserta, continuando nel percorso intrapreso oramai venti anni fa. Basta vedere nelle serate di fine settimana le centinaia di adolescenti che raggiungono la città dal napoletano grazie alla metropolitana e alle ferrovie.
«Siamo di fronte – ha dichiarato il sindaco della città normanna Alfonso Golia – di fronte ad una enorme occasione e Aversa non si fa trovare impreparata. Abbiamo in corso il piano di mobilità e parcheggi, c’è in itinere il progetto del biciplan che ci collegherà con Parete e Lusciano. Aversa deve fare in modo che le strade cittadine non si ingolfino ancora di più. Questo è l’obiettivo che ci prefiggiamo per dare agli aversani migliori condizioni di vita. Nel contempo dobbiamo fare in modo che Aversa non perda il ruolo di città di riferimento dell’Agro». A questo proposito, Golia annuncia: «Stiamo lavorando per dare vita ad una conferenza di servizi che veda la presenza non solo dei 19 sindaci dell’Agro, ma anche dei rappresentanti di quelle istituzioni ed enti presenti in città, vedi Inps, Agenzia Entrate e così via. Da questa assise, poi, deve nascere un mobility manager unico che deve coordinare i flussi dell’intero comprensorio. In questo senso ci stiamo anche muovendo per ripristinare un servizio di bus che colleghi Aversa con il suo Agro, dobbiamo fare in modo che sia più facile raggiungere Aversa con i mezzi pubblici piuttosto che con quelli privati».
Sulla stessa scia la reazione del presidente della commissione consiliare Urbanistica, Mimmo Menale: «Grazie alla nuova tratta che sorgerà e che permetterà di collegare Aversa direttamente con l’aeroporto, la città avrà un’ulteriore crescita della mobilità fatta soprattutto di mezzi pubblici e non auto private. Quest’amministrazione, fin dall’ insediamento, ha avviato fitti colloqui con l’Eav, gestore di molti servizi di trasporto pubblico della nostra zona. L’ente gestore, fin da subito, ha capito l’importanza nonché la strategicità di Aversa come punto di unione dei grandi centri urbani a noi vicini. Infatti, grazie a questo ed altri interventi programmati da Eav, la nostra città diventerà sempre più fulcro centrale del collegamento tra Napoli e Caserta». – continua sotto –
In chiaroscuro la posizione di Gianluca Golia, consigliere di opposizione: «La notizia di un nuovo collegamento di Aversa con Capodichino rappresenta sicuramente una cosa positiva per la città ed il territorio. Sicuramente, avere la possibilità di raggiungere Capodichino per chi ha necessità di utilizzare l’aereo, senza l’utilizzo dei propri mezzi, rientra in una visione più ampia e concreta di una mobilità sostenibile che oggi rappresenta l’arma migliore per abbattere inquinamento e traffico veicolare ma, il rovescio della medaglia è che Aversa, sarà un nuovo punto di arrivo per altra utenza dell’area a nord di Napoli. Infatti, la metropolitana, per quanto utile sia, ha rappresentato un veicolo facile da utilizzare per tutta quella platea di giovani dell’area nord di Napoli che, valutando la nostra città particolarmente attrattiva nelle offerte di divertimento, si riversano in città dando molto spesso vita ad una incontrollata movida. Aversa, negli ultimi anni, proprio grazie al potenziamento della metropolitana, ha assunto sempre più una funzione di barriera tra la provincia di Napoli e quella di Caserta, vedendo, in alcuni casi, una modifica sostanziale delle dinamiche del divertimento e, ahimè, anche della microdelinquenza e delinquenza. Sono sempre più convinto che Aversa rappresenti uno snodo commerciale ed economico importantissimo per le due province ma, come tale, deve essere attenzionata e gestita “a parte” per quanto riguarda la sicurezza, con delle misure preventive ad hoc. Mi auguro quindi che, semmai la nuova fermata della metropolitana andasse a buon fine, di pari passo verranno aumentate anche tutte quelle misure preventive per tutelare i cittadini aversani ed il territorio».