Aversa (Caserta) – Panchine in cemento divelte, rifiuti di ogni tipo in un chiosco in metallo arrugginito, il monumento a Pietro Rosano e la cassa armonica intitolata al maestro Vito Russo invasi da scritte, rifiuti à gogo in una striscia continua. Una situazione che non è visibile nella periferia cittadina, ma nella centralissima piazza Principe Amedeo, la cosiddetta “villa comunale”, a pochi passi dalla casa comunale, e in via Frattini, cuore del centro storico a pochi metri dagli uffici giudiziari. – continua sotto –
Il degrado abita ad Aversa e non solo nelle periferie, ma a qualche metro dalla casa comunale dove quotidianamente gli amministratori normanni si recano per espletare il proprio mandato e a pochi metri dal tribunale di Napoli Nord.
«Girando per la città, – ha dichiarato dall’opposizione Gianluca Golia – continua ancora a rimanere vivo un senso di abbandono e di scarso controllo della stessa, a partire dalla condizione in cui versano alcune strade fino ad arrivare alle piazze, passando per i parchi. La città sembra anestetizzata in una condizione limbica tra una maggioranza che quotidianamente fa proclami, prospettando arrivi giornalieri di immense somme di denaro (ad opera sicuramente dei versamenti dei fondi per il Pnrr) e quindi lavori imminenti a 360 gradi, e una realtà che di ordinato, sicuro e funzionale ha davvero poco». «Nonostante, bisogna dirlo, il costante lavoro di qualche assessore, – ha continuato Gianluca Golia – la città si presenta disordinata, quasi come una città amministrata da entità astratte».
L’esponente dell’opposizione non fa mistero delle altre cose che, a suo avviso, non funzionano: «Si registra ancora un cimitero difficile da vivere e da percorrere (considerando anche lo stato generale del manto stradale), appare dune funzionante (nonostante le promesse fatte dall’assessore al ramo pochi giorni prima del 1 novembre); si registrano ancora disagi legati alla presenza “giusta o meno” delle strisce blu in alcune zone (ad esempio la totale assenza delle stesse su di un tratto di viale della Libertà a dispetto di altre zone); una politica quasi violenta per il recupero delle somme dovute all’Ente, da parte di una società preposta a tale servizio e nel totale silenzio di questa amministrazione, quantomeno per rendere più agevoli i pagamenti da parte di chi vive momenti difficili legati al momento pandemico». – continua sotto –
«Una città – conclude Gianluca Golia, lanciando un appello – che dopo qualche spot sull’imminente potenziamento della video sorveglianza, ancora vive momenti delicati di ordine pubblico nei fine settimana (nonostante il costante impegno dei vigili urbani). Insomma, il mio vuole essere un momento di critica costruttiva affinché si possa trarre qualche input e cercare di aggiustare il tiro, così come sarebbe auspicabile, da parte della maggioranza, di istituire un tavolo bipartisan per la programmazione dei lavori da effettuare in città grazie proprio ai fondi europei, dando un seguito concreto ai continui inviti a collaborare anche alle minoranze politiche in consiglio».
Da parte sua, il sindaco Alfonso Golia, non perde l’occasione per dare una risposta, anche se solo indiretta, alle accuse di presunte carenze che caratterizzerebbero l’attuale amministrazione: «Queste cose che si stanno concretizzando (a breve saranno avviati anche i cantieri per i rifacimenti delle strade cittadine) sono sintomi reali di una svolta. – sostiene il primo cittadino – Oggi, grazie al risanamento delle casse comunali, possiamo fornire agli aversani servizi primari che sino ad oggi non potevamo fornire, basti pensare alla semplice manutenzione ordinaria per la cui effettuazione abbiamo dovuto fare salti mortali».