Aversa, il volto di Cimarosa sulla facciata dello storico teatro

di Nicola Rosselli

Aversa (Caserta) – Restauro della facciata e, soprattutto, un’installazione muraria che riproduce il volto del maestro del Settecento musicale napoletano. Il teatro intitolato a Domenico Cimarosa con l’esterno completamente restaurato grazie al bonus facciata e alla volontà della famiglia Virgilio, con Enzo in prima fila, dopo la perdita lo scorso anno di Renato, storico imprenditore del settore cine-teatrale. Su progetto degli architetti Raffaele Pizzi e Davide Vargas, che hanno sponsorizzato l’istallazione insieme a Fenisp e Diva Ceramiche, l’edificio aversano, al quale è annesso il magnifico Salone Romano, ha cambiato volto e, soprattutto, ha fornito una testimonianza ulteriore del binomio tra Aversa e il suo figlio più illustre.

«Il progetto di rifacimento delle facciate del Cinema Teatro Cimarosa – hanno spiegato i due progettisti Pizzi e Vargas – è stato condotto seguendo due modalità distinte. La facciata principale è stata “restaurata” riprendendo i colori originari e ripristinando il bassorilievo in gesso che rappresenta la stessa statua di Cimarosa ubicata nella piazza della Stazione. Sono state riprese le scritte, i decori, le porte». «La facciata laterale, invece, spiegano ancora i due professionisti aversani – non presentava alcun carattere distintivo. Su essa il progetto ha previsto di installare la rappresentazione del volto di Cimarosa ridisegnato e in qualche modo reinterpretato. Si tratta di 21 pannelli in dibond di diverse misure studiate per scapolare i cavi presenti sulla facciata e altre presistenze. I pannelli sono stati montati distaccati tra loro affidando al passante la ricomposizione dell’immagine complessiva. A breve sarà montato un impianto di illuminazione orientato sull’installazione».

Una vera primizia questa del volto del genio dell’opera buffa rivelata grazie agli scatti del fotografo Luigi Spina. Soddisfatto del risultato Enzo Virgilio che, insieme ai familiari, ha raccolto il testimone del padre Renato, unico a lottare contro ogni traversia per assicurare alla città normanna un minimo di attività teatrale, riuscendo a portare ad Aversa attori di calibro da Giorgio Albertazzi a Gino Bramieri, da Lucio Dalla a Paolo Conte, solo per ricordarne qualcuno. – continua sotto –  

Il Teatro Domenico Cimarosa, ubicato in piazza Principe Amedeo, in pieno centro cittadino, a pochi passi dalla casa comunale, nasce nel 1889 come teatro in legno. Nel 1924, l’onorevole Giuseppe Romano (noto in città come Peppuccio) lo fa costruire in tufo e cemento armato nell’attuale sede che conserva, come ricordato, il bellissimo salone noto proprio come Salone Romano. La facciata presenta due ordini di finestre, di cui il superiore ad arco moresco, che adornano un bassorilievo simile al monumento a Domenico Cimarosa posto nella piazza antistante la Stazione Ferroviaria opera dell’artista calabrese Francesco Jerace, con stemmi e simboli musicali. In stile liberty, ha la forma di ferro di cavallo ed è sormontato da una cupola circolare affrescata da Arnaldo De Lisio negli anni venti con allegorie inneggianti i più famosi tra i tanti bravissimi musicisti aversani, Domenico Cimarosa e Niccolò Jommelli, e decorazioni di Antonio Giametta. – continua sotto –  

Dal 1927 sino agli anni Settanta viene gestito da Emilia Della Valle, nonna degli attuali proprietari. Negli anni Settanta e Ottanta è ridotto a cinema a luci rosse, vivendo un periodo non esaltante. Successivamente, viene acquisito da Renato Virgilio che lo ha riportato agli antichi splendori. La struttura funge anche da cinema, offre agli aversani rappresentazioni teatrali e musicali, convegni politici e iniziative socio-culturali, spesso a titolo gratuito. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA 

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