Aversa (Caserta) – Il Piano Urbanistico Comunale, oggi in itinere, ma anche in affanno, tanto che il team di redattori incaricati ha, nel recente passato, bacchettato l’amministrazione che non compierebbe gli atti dovuti per andare avanti, rischia di nascere zoppo. A segnalare le incongruenze che stanno minando l’utilità dell’importante strumento urbanistico, che solo grazie alle molteplici proroghe concesse a piene mani dalla Regione Campania non è stato ancora commissariato, è stato un veterano della politica cittadino, l’ex presidente del Civico consesso ed ex vicesindaco Giuseppe Stabile, attualmente consigliere comunale del gruppo” Progetto Democratico per Aversa”. – continua sotto –
Rivolto al numero due e uomo forte dell’amministrazione Golia, l’assessore con delega all’Urbanistica e ai lavori pubblici Marco Villano, Stabile ha dichiarato: «A pizzichi e a morsi, come si dice dalle nostre parti, ossia un poco alla volta, nonostante un piano urbanistico comunale in itinere, in ogni seduta di Consiglio comunale non fanno mancare qualche variazione di destinazione d’uso senza che vi sia allegata alcuna relazione urbanistica». «Non capisco – ha continuato Stabile – perché non si approva il Puc. Anzi, lo capisco sin troppo bene, scatterebbero le norme di salvaguardia e non potrebbero essere fatti altri giochi». Lo stesso Stabile ha ricordato degli esempi concreti: l’autorizzazione all’Università Vanvitelli di realizzare strutture didattiche ed altro nell’area della ex fiera settimanale, un’altra ad una scuola per la realizzazione di strutture scolastiche di base, l’ampliamento dell’isola ecologica di via Cappuccini. A proposito di quest’ultima c’è chi ha segnalato che ci sarebbe un problema serio se si vuole rispettare la legge e consentire l’ampliamento dell’attuale centro di raccolta. L’area sarebbe inedificabile per espressa previsione del piano territoriale di coordinamento provinciale. L’articolo 44 prevede questa zona quale «Area complementare alla città».
Insomma, la delibera approvata a maggioranza in occasione della seduta di consiglio comunale di mercoledì scorso, sarebbe un esempio di altro consumo di suolo vietato. Una circostanza che avrebbe dovuto essere rilevata (se sussistente) dal dirigente del settore urbanistica. «Il collega Stabile – ha dichiarato sempre dall’opposizione Alfonso Oliva – ha definito questa maggioranza l’amministrazione dell’approssimazione e, effettivamente, non si può non essere d’accordo. L’unica perplessità riguarda il fatto se questa approssimazione sia voluta, ad arte, o se effettivamente dovuta ad incapacità. Temo tanto la prima». L’esponente del centrodestra cittadino evidenzia, poi, due situazioni che tutti sembrano aver dimenticato: «L’area di via Belvedere di proprietà dell’Eav che con la precedente amministrazione sono riuscito ad ottenere per destinarla a parcheggio, è ancora lì. Non si riesce, inoltre, a trovare poche migliaia di euro per abbattere quel manufatto sulla Variante ridotto a orinatoio e discarica, per il quale pure raggiungemmo un accordo».
Dalla maggioranza parla il presidente della Commissione Consiliare Urbanistica, Mimmo Menale: «Per il Puc l’amministrazione, al netto delle purtroppo strutturali carenze di organico dell’ente, sta proseguendo spedita al completamento di tutte le azioni necessarie per arrivare all’approvazione del nuovo strumento urbanistico. Inoltre, in questo periodo di amministrazione ci sono delle opportunità di crescita di zone della città soprattutto quella della zona nord (vedi convenzione università), che comunque troveranno collocazione in un progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana che auspichiamo di poter generare anche con l’approvazione nel Puc». «Tutte le azioni che quest’amministrazione intraprende nell’area urbanistica – ha concluso Menale – sono volte ad un miglioramento dei servizi e della vivibilità della città e sono tutte in linea con l’idea di città che si intende portare avanti con la redazione del Puc».