Aversa (Caserta) – Tornano a circolare voci di un rimpasto in giunta con l’uscita di due assessori da sempre tollerati, due assessori che il sindaco Alfonso Golia ha scelto da sé e che a lui sono ricondotti: la delegata alla Cultura e allo Sport, Luisa Melillo, un passato da funzionaria di Soprintenda ai Beni Culturali (una persona, insomma, al posto giusto), e Luigi di Santo, delegato alle Politiche Sociali, docente universitario presso l’Università di Cassino. – continua sotto –
Entrambi in “quota sindaco”, la Melillo è l’unica rimasta della giunta iniziale, quella del luglio 2019; di Santo, al contrario, è l’ultimo arrivato insieme al vicesindaco Marco Villano. Il suo ingresso in giunta (pare voluto anche dalla Chiesa locale) non è stato mai digerito da una parte della maggioranza. Per Melillo, invece, i giudizi non sono mai stati positivi, complice un suo presunto “immobilismo”.
Per di Santo sarebbe in atto un tentativo di isolamento. Il docente universitario non sarebbe stato mai accettato dai consiglieri de “La Politica che Serve”, tanto che si è avuto anche un apposito incontro di maggioranza per discuterne. Non ne fanno mistero negli ambienti a lui vicino dove hanno affermato: «E da mesi che lo fanno, tentano l’isolamento per indurre le dimissioni. C’è stata una riunione di maggioranza qualche settimana fa dove c’è stato un chiarimento generale. Ha subito tanti attacchi. Sarebbe il caso di chiedere al sindaco». E il primo cittadino è categorico: «Luigi è un mio assessore. Non mi risultano all’orizzonte operazioni di cambi nell’esecutivo».
Dall’opposizione Paolo Santulli, esponente del Partito Democratico “di lotta” e non di governo, ha dichiarato: «Si sente parlare spesso di rimpasto e si ripetono gli stessi nomi in uscita. Probabilmente la maggioranza deve sistemare gli equilibri, quanto mai precari, anche in previsione di momenti determinanti. Se così deve essere, auguriamoci, per la Città, che almeno trovino persone competenti». – continua sotto –
Più analitica la disamina di Gianluca Golia del “Gruppo per Aversa”: «Oramai sono mesi che si rincorrono voci di un rimpasto in giunta, rimpasto che servirebbe a rimodulare (ancora una volta), gli equilibri della nuova maggioranza. I nuovi equilibri vedrebbero, da quello che si può immaginare, la revoca delle deleghe della dottoressa Melillo e del professore di Santo; postazioni che farebbero gola ai vari sottogruppi o correnti interne che, dopo la brillante operazione politica del dicembre 2020, oggi battono cassa». «Vero è – continua il competitor del sindaco in occasione del ballottaggio di giugno 2019 – che, nonostante le elevate qualità professionali della Melillo, i suoi ambiti d’azione languono in operatività e fattività, rendendo forse più consistente l’ipotesi di un cambio; per quanto riguarda di Santo, sento di dover dire che, nonostante sia oggetto di fuoco amico, non dimentichiamo infatti alcune delibere del suo settore non condivise dallo stesso prof, lo stesso continua nel suo lavoro silenzioso a cercare di fare cose utili per le fasce più deboli. In conclusione, fino a che non succederà io non ci crederò, anche perché questa maggioranza molto duttile, riesce facilmente a trovare giorno dopo giorno equilibri e quindi, allontanare rimpasti tirando a campare».
Dalla maggioranza Pasquale Fiorenzano, passato lo scorso anno nel Partito Democratico, considerato, insieme ai colleghi consiglieri comunali de “La Politica Che Serve”, tra quelli che non vogliono l’assessore di Santo, interpellato in proposito preferisce non confermare né smentire le voci di un rimpasto che veda fuori dall’esecutivo i due esponenti voluti direttamente dal sindaco. Un’eventuale sfiducia ai due sarebbe una sfiducia anche nei suoi confronti.