Nella mattinata del 3 febbraio, i finanzieri del comando provinciale di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due soggetti che, in base agli elementi investigativi finora acquisiti, sono stati ritenuti gravemente indiziati della commissione, a vario titolo, dei reati di usura ed estorsione, anche mediante l’utilizzo del “metodo mafioso”. – continua sotto –
Il provvedimento, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, arriva al termine di indagini, svolte dalla compagnia della Guardia di Finanza di Marcianise, che hanno ricostruito episodi di usura ed estorsioni, da parte degli indagati, ai danni di una coppia di coniugi, facendo anche ricorso a forme di intimidazione basate sulla “spendita del nome” del noto clan camorristico dei “Belforte”.
In particolare, la restituzione coattiva dei singoli prestiti sarebbe avvenuta attraverso la sottrazione, con violenza e minaccia, di un immobile posto a garanzia del debito contratto.