Sessa Aurunca, Intercultura: 4 studenti stranieri ospitati da famiglie del posto

di Redazione

Sessa Aurunca (Caserta) – L’impennata dei casi di Covid di questo inverno sembra averci portati di nuovo alla casella di partenza. Nonostante ciò, la scuola non si è fermata: assieme a insegnanti, genitori, studenti, ha saputo rigenerarsi, trovando nuovi modi di comunicare e di adattarsi a una realtà in continua evoluzione. – continua sotto –

Le famiglie e le scuole della zona di Sessa Aurunca stanno dimostrando di avere questa capacità di guardare oltre l’emergenza anche aprendo le proprie porte al mondo. Gesti individuali di coscienza civile che, sommati tra loro, contribuiscono a costruire ponti di dialogo tra i popoli in un momento in cui il mondo costruisce e impone muri – anche fisici – tra le frontiere.

Sono arrivati tra settembre e gennaio, hanno conosciuto la famiglia locale che li ospiterà per un anno e, con l’aiuto dei volontari di Sessa Aurunca, saranno inseriti nelle scuole del territorio. Pan, Ludmila, Gabriel e Juan fanno parte di un gruppo di quasi 500 adolescenti arrivati tra settembre e fine gennaio nel nostro Paese da tutto il mondo e sono pieni di energie e buoni propositi, come esprime Juan, appena arrivato dal Cile e ospitato a Cellole: “Durante il mio anno con Intercultura vorrei imparare l’italiano, conoscere nuovi amici e crescere come persona”.

Le migliaia di famiglie e di scuole che in questi 65 anni di vita di Intercultura hanno vissuto un’esperienza di ospitalità possono confermare che accogliere uno studente di un altro Paese è un modo di rigenerarsi come genitori per dare nuova linfa alla famiglia. È una conseguenza naturale: l’energia del nuovo arrivato riempie la vita e il cuore di chi lo accoglie, non solo la sua casa o l’aula scolastica. – continua sotto –

Ospitare uno studente dall’estero con Intercultura è un’esperienza che dura nel tempo. Il ragazzo o la ragazza che varca la soglia di casa da sconosciuto, diventa presto un figlio, un amico e lo sarà per sempre. Nella vita di tutti i giorni non mancheranno punti di vista diversi, come succede tra adulti e adolescenti, da superare insieme. Ospitare significa scoprire nuovi valori affettivi e nuove conoscenze delle culture del mondo: la ricetta ideale per arricchire per sempre la famiglia o il gruppo classe. Lo sa bene Isabella, volontaria Intercultura e sorella ospitante di Pan dalla Thailandia: “Questa esperienza apre la mente poiché nulla si dà più per scontato. Le differenze culturali tra Italia e Thailandia ci fanno riflettere sui nostri modi di essere e di fare. Ci chiediamo il perché delle cose, ed è un dialogo quotidiano. La parte più bella della giornata è quando ci sediamo a tavola per mangiare tutti insieme: è uno scambio continuo”.

Diventare una famiglia ospitante è facile. Certo non lo è altrettanto trovare il coraggio e i motivi per cui vale la pena accogliere uno studente. I volontari di Sessa Aurunca di Intercultura sono a disposizione delle famiglie e delle scuole del territorio per fornire tutte le informazioni, nella persona di Valentina Salvino, responsabile dei programmi di ospitalità, al numero 346.843.6214.

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