Teverola (Caserta) – «Cittadini onesti messi in ginocchio dall’azione di recupero crediti coattivo, pignoramenti presso le banche con conti correnti bloccati e sugli stipendi presso i datori di lavoro. Quanto sta accadendo a Teverola è scandaloso». Così i consiglieri del gruppo di opposizione “Teverola Città Fertile”, Dario Di Matteo, Maurizio Di Chiara e Lorenzo Picca, commentano l’affidamento, da parte del Comune, alla “Sogert Spa” del recupero di presunte somme; situazione che, secondo gli esponenti della minoranza, starebbe creando «un caos senza precedenti». – continua sotto –
«In un periodo storico delicato – continuano – tante persone perbene già provate dai disagi della pandemia, si ritrovano a rincorrere le ricevute di tasse magari già pagate. Dopo settimane di attesa a rincorrere qualcuno che possa ascoltarli, si ritrovano, se tutto va bene, quantomeno costretti a pagare le spese di notifica degli atti. E, intanto, magari, non hanno neanche la possibilità di fare la spesa per il blocco dei conti. Una banca dati sbagliata in possesso del Comune e comunicata alla ditta, ha completato il danno irreversibile ai tanti teverolesi».
Il gruppo consiliare, nel frattempo, ha chiesto una commissione ad hoc sulla riscossione dell’Imu 2015; questo mentre l’amministrazione guidata dal sindaco Tommaso Barbato ha provveduto ad assegnare alla stessa società la riscossione dell’Imu 2016 e della Tari dal 2016 al 2019.
«Sarà un bagno di sangue!», esclamano dall’opposizione, secondo cui «la società incaricata ha tutto l’interesse ad incassare: il suo aggio (guadagno) è il 3% sulle somme incassate oltre ad avere un affidamento di circa 30mila euro per i diversi servizi di riscossione». – continua sotto –
Poi l’affondo finale: «Una gestione della macchina amministrativa scandalosa. L’incompetenza, unita all’ignoranza amministrativa, sta mettendo la comunità di Teverola in evidente difficoltà, senza parlare della pessima immagine che si sta dando a un paese intero. Vigileremo – concludono i tre consiglieri – affinché non si dica mai che i tempi sono oscuri perché abbiamo taciuto!».