Aversa (Caserta) – I burrascosi venti di guerra, che da settimane minacciano l’Europa, si sono purtroppo concretizzati nella notte del 24 febbraio scorso con l’inizio delle ostilità in Ucraina da parte della Federazione Russa di Putin. Il clamore per i tristi eventi dell’Est Europa si è ben presto diffuso anche in Italia, colpendo tutti i cittadini e soprattutto i più giovani, che dopo la pandemia si trovano ad affrontare una crisi bellica che riporta alla memoria gli anni bui del Secondo Conflitto Mondiale. – continua sotto –
I primi a reagire contro l’invasione di uno Stato sovrano sono stati gli studenti, che hanno visto nelle istituzioni scolastiche un punto fermo cui porre i propri dubbi e interrogativi su un conflitto armato, che nel 2022 sembra del tutto anacronistico e quanto mai inutile. Diverse scuole hanno manifestato il proprio dissenso a fronte di uno spargimento di sangue certamente evitabile e nel cuore del continente europeo. Anche ad Aversa lo storico e illustre Liceo “Domenico Cirillo”, retto dal dirigente professor Luigi Izzo, si è mosso fin dalle prime ore della guerra: studenti e docenti autonomamente hanno dibattuto durante le ore di lezione sulla drammaticità delle notizie che grazie a mass media via via giungevano tragiche dal territorio ucraino. Unanime si è, di lì a poco, alzato un coro da parte di tutta la comunità scolastica liceale, che ha voluto far sentire la propria voce preoccupata e ha lanciato il proprio accorato appello per un immediato cessate il fuoco, dimostrando la propria vicinanza al popolo ucraino martire.
Da sempre il “Cirillo”, soprattutto in ragione delle proprie radici storico-culturali, che si fondano saldamente sul mondo greco, culla e patria del concetto di democrazia, è in prima linea nel diffondere i principi della pace, della solidarietà e della sicurezza, cardini anche del popolo italiano, che, come è ben noto, in base all’articolo 11 della Costituzione, «ripudia la guerra» e persegue «la pace e la giustizia fra le Nazioni». Il Liceo normanno, “scudiero dei classici”, sulle orme di alcuni grandi Autori antichi, come Euripide, Aristofane, Isocrate, Tibullo, Agostino, che hanno affrontato le tematiche sempre attuali della guerra e della pace, ha voluto esprimere la propria contrarietà, innanzitutto facendo campeggiare la bandiera arcobaleno della pace sull’homepage del sito istituzionale e sui suoi profili social di Facebook e di Instagram.
Già nei giorni precedenti, su alcune problematiche di attualità e di sicurezza, il corpo docente in occasione della “Settimana dello Studente” aveva sensibilizzato i propri studenti a una riflessione sulla questione del cosiddetto Pcto (ex alternanza scuola-lavoro) e delle altre attività di tipo lavorativo-professionale, che sono divenute particolarmente scottanti recentemente a seguito della morte di due studenti. A tale scopo il 18 febbraio scorso l’intera platea si è mobilitata, promuovendo – tra l’altro – un dibattito aperto dal titolo “…di Scuola non si può morire”, preceduto da un minuto di silenzio per le giovani vittime. Di fronte a questi gravi avvenimenti non ha potuto tacere la famiglia del Cirillo (dirigente, staff organizzativo, docenti e studenti) che ha nuovamente sottolineato il compito della scuola di contribuire a diffondere sempre più i principi di rispetto e di pace tra i popoli e gli uomini sul piano internazionale.