Corruzione per l’esercizio delle funzioni, per atto contrario ai doveri d’ufficio e in atti giudiziari, oltre che induzione indebita a dare o promettere utilità. – continua sotto –
Sono le accuse contestate alle 5 persone sottoposte agli arresti domiciliari dal Ros dei carabinieri nell’ambito di un’indagine coordinata dal procuratore di Napoli Giovanni Melillo.
Tra i destinatari della misura cautelare figurano il pubblico ministero Roberto Penna, all’epoca dei fatti contestati sostituto procuratore a Salerno, e la sua compagna, l’avvocato salernitano Maria Gabriella Gallevi, insieme agli imprenditori Francesco Vorro, Umberto Inverso e Fabrizio Lisi, quest’ultimo ex generale Guardia di finanza.
Secondo l’accusa, il magistrato, già perquisito nel luglio 2021, avrebbe fornito informazioni riservate a un imprenditore salernitano in merito ad indagini condotte dal suo stesso ufficio, e reso indicazioni utili ai titolari di un consorzio in materia di interdittive antimafia, in cambio di incarichi professionali all’avvocato cui era legato sentimentalmente.