Il Tribunale di Napoli ha sospeso le due delibere con cui, lo scorso agosto, il Movimento 5 Stelle ha modificato il suo statuto e ha incoronato Giuseppe Conte come presidente dei pentastellati. I provvedimenti (che risalgono rispettivamente al 3 e al 5 agosto 2021) sono stati sospesi in via cautelare per la sussistenza di “gravi vizi nel processo decisionale”, in primis l’esclusione dalla votazione di oltre un terzo degli iscritti e il conseguente mancato raggiungimento del quorum, nell’ambito del processo intentato da un gruppo di attivisti del Movimento, difesi dall’avvocato Lorenzo Borrè. – continua sotto –
Dunque, il M5s fa un passo indietro nel tempo: vengono azzerate le ultime nomine e si torna al vecchio “assetto”, che prevedeva un comitato direttivo composto da 5 membri. Oltre che le votazioni sulla piattaforma Rousseau. Stop anche ai cinque vicepresidenti, scelti successivamente a quello statuto. Per il tribunale è stata “illegittima” l’esclusione dall’assemblea del 3 agosto 2021 degli “iscritti all’Associazione Movimento 5 stelle da meno di sei mesi”, decisione che “ha determinato l’alterazione del quorum assembleare nella deliberazione di modifica del proprio statuto”. Quorum non raggiunto considerando le regole del vecchio statuto che prescrivevano la partecipazione della maggioranza degli iscritti.
Nella serata di lunedì arriva la posizione dei Cinque stelle: “L’interpretazione fornita dal Tribunale di reclamo, peraltro, contrasta la prassi consolidata nelle votazioni seguite dal Movimento e un indirizzo che mirava a scongiurare che la comunità fosse infiltrata da cordate organizzate ad hoc al fine di alterare le singole votazioni, complice anche la gratuità e semplificazione dell’iscrizione – dice in una nota il Movimento – Va chiarito, in particolare, che il provvedimento del Tribunale di Napoli non ha accertato l’invalidità delle delibere adottate, ma dispone, in via meramente provvisoria, la sola ‘sospensione’ delle suddette delibere'”.
Di tutt’altro tenore la reazione di chi ha fatto ricorso: “Oggi il Tribunale di Napoli, accogliendo il reclamo per la sospensione dell’efficacia delle delibere che hanno modificato lo statuto e incoronato come candidato unico alla presidenza del M5S Giuseppe Conte, ripristina il principio della necessità della partecipazione di tutti gli iscritti nell’adozione delle scelte fondamentali del nostro MoVimento” hanno dichiarato gli attivisti del M5S che avevano depositato il ricorso ad ottobre 2021. I militanti che hanno presentato il ricorso sono Steven Hutchinson, Renato Delle Donne e Liliana Coppola, supportati da centinaia di attivisti che hanno contribuito al pagamento delle spese legali. – continua sotto –
Secondo l’avvocato Lorenzo Borrè, che ha assistito gli attivisti che hanno presentato “Grillo ora dovrebbe procedere a una votazione per eleggere i cinque componenti del direttivo, peraltro sulla piattaforma Rousseau”. “Con le dimissioni dal Comitato di garanzia del M5s, Di Maio ha precorso i tempi” ha ironizzato Borrè. Il ministro degli Esteri, infatti, ha lasciato il suo incarico alla guida del Comitato dei garanti sabato scorso. Il provvedimento del tribunale di Napoli arriva in un momento in cui il Movimento è attraversato da molte tensioni, con la divisione tra contiani e dimaiani. Una contrapposizione diventata esplicita durante le trattative per l’elezione del presidente della Repubblica.