8 persone arrestate e 59 denunciate. Migliaia di fotografie e video pornografici con minori protagonisti sequestrati. Oltre 60 fra computer e altri dispositivi in cui era custodito il materiale hot passati al setaccio. E’ questo, in cifre, il bilancio di un’operazione contro la pedopornografia online condotta dalla polizia di Stato di Bari. – continua sotto –
‘inchiesta, battezzata “Revelatum”, ha coinvolto tutto il territorio nazionale. Segno come i presunti traffici fossero ramificati e di come il lavoro degli investigatori possa continuare, nella ricerca di ulteriori soggetti che abbiano partecipato allo scambio di immagini e video.
L’indagine, durata un anno e mezzo, è stata curata dalla Polizia postale di Foggia e Bari con il coordinamento del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni – C.n.c.p.o. (Centro nazionale di contrasto alla pedopornografia online), sotto la direzione della Procura distrettuale di Bari. Scintilla dell’inchiesta è stata una segnalazione anonima riguardante la possibile presenza di materiale pedopornografico all’interno di un cloud.
Una volta che gli investigatori sono riusciti a “scardinare” le protezioni di codici cifrati e password, hanno analizzato il tenore delle immagini che, a quanto pare, ritraevano minori in atti sessualmente espliciti. Video e scatti sono stati suddivisi e classificati secondo la gravità e successivamente utilizzati per ricostruire le tracce informatiche lasciate dai soggetti che a vario titolo vi erano entrati in contatto. – continua sotto –
Da qui il via ai decreti di perquisizione dei sistemi informatici di proprietà o comunque utilizzati dai sospetti trafficanti di immagini a luci rosse. In tutto gli operatori hanno sequestrato circa 60 dispositivi, oltre a numerosi spazi virtuali giudicati interessanti ai fini dell’inchiesta.
Nel complesso, il materiale analizzato ammonta a più di 500 terabyte di volume. Un vero e proprio maxi-archivio dell’orrore che ha consentito di arrestare 8 persone, quelle scoperte con il maggior numero di video e immagini custodite fra hardware e memorie virtuali. IN ALTO IL VIDEO