“I russi hanno fatto saltare un ponte sulla strada principale ma sono stati respinti; la città è ancora sotto il controllo dell’esercito ucraino”: così all’agenzia Dire uno studente a Irpin, cittadina a una ventina di chilometri da Kiev, in riva al fiume Bucha. – continua sotto –
“Ci sono stati colpi anche su una casa abitata da civili, ma per ora non è chiaro se le esplosioni abbiano provocato vittime” continua il resoconto, “qui però la resistenza continua, anche perché all’esercito regolare si sono uniti molti ragazzi”.
Lo studente, un giovane di 21 anni, riferisce di alcuni coetanei che ancora in questi giorni si sono recati al lavoro al Secondo ospedale pediatrico a Kiev. “Sono arrivati lì anche percorrendo tratti di strada a piedi” sottolinea, “mi hanno raccontato delle difficoltà a trasferire nei rifugi le unità di terapia intensiva perché i bambini potessero essere al sicuro durante i bombardamenti”.
Secondo la fonte, gli scontri tra l’esercito ucraino e i militari russi continuano alle porte di Irpin, sulla via che la collega a Bucha, un’altra località nella regione di Kiev, a nord-ovest della capitale. Alle domanda su come vede l’evolversi della situazione sul piano militare, il ragazzo risponde dicendo di non avere dubbi: “L’Ucraina sarà libera, non so immaginare un Paese diverso”. IN ALTO IL VIDEO