Un nuovo modello di produzione di servizi culturali attraverso la multimedialità (con contenuti rinnovabili) destinato a qualunque tipologia di persona, soprattutto i giovani. Promuove l’economia circolare (attraverso l’alluminio di riciclo) la coesione sociale e intergenerazionale, utilizza l’innovazione tecnologica per rispondere ai bisogni sociali ed educativi con una fruizione che include le diverse abilità.
“L’allestimento dell’opera con filamenti di alluminio riciclato ha visto il coinvolgimento di ragazzi con problematiche fisiche o di inserimento sociale – spiega la presidente della Fondazione Banco di Napoli, Rossella Paliotto – pertanto, l’arte si esprime come uno strumento che promuove l’inclusione. L’arte consente ai ragazzi con abilità differenti di partecipare all’apprendimento e fornisce uno spazio alternativo per coloro che non sono in grado di comunicare tramite i metodi tradizionali, offrendo dunque da una parte l’opportunità di interagire e dall’altra accrescere la propria autostima. Inoltre – conclude la presidente – questo tipo di manufatto artistico, utilizzando linguaggi comunicativi digitali che appartengono alle nuove generazioni, non solo è finalizzato ad avvicinarli naturalmente alla cultura, ma ha un ruolo significativo sia nell’evoluzione della cultura stessa che nel cambiamento perché consente ai ragazzi di andare oltre una cultura consumista e stereotipata”.
“Colloculi > We Are Art”, l’opera multimediale di Annalaura di Luggo, e a cura di Gabriele Perretta, è stata presentata al pubblico presso la sede della Fondazione del Banco di Napoli. Una gigantesca interpretazione scultorea dell’iride umano che diviene contenitore di lavori multimediali ed interattivi, provenienti dalla sua pupilla. L’isolamento e la mancanza di contatto umano imposti dal Covid hanno generato un appiattimento globale culturale. La ripresa generale va stimolata con una fruizione emotiva e interattiva: l’arte multimediale riesce a trasferire contenuti profondi in maniera diretta, immersiva, innovativa e soprattutto accessibile, con una capacità di rigenerazione continua a livello contenutistico. Attraverso l’utilizzo di moderne metodologie di apprendimento si persegue l’obiettivo di potenziare l’inclusione sociale e l’integrazione culturale. All’interno di “Colloculi” prende vita l’opera multimediale “We Are Art”; così la forma accoglie i simboli della vista trasfigurata e, con pratiche interattive, si compie il “teatro dell’opera” rappresentando storie che sono percorsi di affermazione. – continua sotto –
Il punto di partenza sono gli occhi di quattro ragazzi con problematiche e vittime di discriminazione: attraverso le suggestioni della video arte e del sound design, si spogliano di pregiudizi e sofferenze per rivelarci il proprio universo umano e poetico e permettono all’osservatore di entrare nell’opera, catturati da telecamere, sollecitando un confronto che non può essere senza conseguenze, perché “guardarsi negli occhi” significa predisporsi al dialogo, all’incontro. L’opera potrà essere visionata dal 14 marzo al 9 aprile e dall’1 al 31 maggio 2022. IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA