Aversa (Caserta) – Tutto in ordine nella riscossione dei tributi ad Aversa dove in poco più di un anno sono stati riscossi poco meno di 3 milioni di euro, di cui la metà a seguito di pignoramenti presso terzi. Non ci sta la Sogert, la società che riscuote le entrate coattive del comune di Aversa, a passare per inadempiente al contratto che la lega all’Ente. – continua sotto –
«Voglio premettere – afferma il presidente della società di riscossione, Felice Coppola – che l’affidamento per la riscossione coattiva delle entrate per il Comune di Aversa è stato effettuato a seguito di gara ad evidenza pubblica nell’anno 2018, alla quale oltre alla scrivente ha visto la partecipazione, oltre alla Sogert, di altra ditta. Nelle more della gara, l’altra ditta proponeva ricorso al Tar, contestando la legittimità della procedura di gara. Il collegio giudicante confermava la legittimità della gara con provvedimento non oggetto di gravame».
«Pertanto, a luglio del 2020, – continua il responsabile della Sogert – vi era l’aggiudicazione definitiva all’attuale concessionario. Avverso l’aggiudicazione l’altra ditta partecipante non proponeva ricorso all’autorità competente. Di conseguenza, la Sogert ha provveduto, nel rispetto del contratto, sottoscritto il 24 febbraio 2021, a porre in essere l’attività di riscossione coattiva utilizzando i conti corrente dell’ente creditore messi a disposizione per questo scopo».
Coppola fornisce anche la propria versione per quanto riguarda proprio l’utilizzo di conti correnti propri che, secondo le opposizioni in Consiglio comunale, sarebbe causa di risoluzione del contratto: «In fase di riscossione esecutiva, la Sogert comunicava all’Ente, con pec del 30 luglio scorso, che gli incassi sarebbero avvenuti sul conto corrente dedicato del concessionario sul quale sarebbe gravato l’onere di rendicontazione e del riversamento mensile nonché dell’eventuale restituzione. Ad ogni modo, a far data dal 3 marzo scorso, a seguito di apposita nota pervenuta dal Comune di Aversa, attesa la volontà dell’Ente di incassare i proventi delle future procedure esecutive su conti correnti allo stesso intestati, la Sogert si è allineata a questa richiesta formale». – continua sotto –
Subito dopo Coppola snocciola due cifre indicative: «Ci preme rappresentare che l’incisiva attività del concessionario ha determinato, sottraendoli all’evasione fiscale, incassi per 2 milioni e 787.740.46 euro di cui 1 milione e 454.483,27 euro generati dall’attività di pignoramento presso terzi» che, è da aggiungere, tante polemiche hanno generato, soprattutto per quanto riguarda le opposizioni.
A questo proposito, Coppola, dopo aver ricordato che tali polemiche hanno portato ad articoli con titoli che ritiene «fuorvianti, non rappresentando l’evidenza dei fatti e che ledono fortemente l’onorabilità della società», conclude: «Voglio evidenziare, infine, che la società ha affidato alla valutazione dei propri legali la verifica dell’esistenza di profili di responsabilità penale per le esternazioni del consigliere comunale Alfonso Oliva» che è stato tra i più critici nelle valutazioni delle attività della Sogert ad Aversa.