Carinaro (Caserta) – Da accuse di “gestione dissennata” del territorio industriale a “salamelecchi”. Sarebbero decisamente migliorati, come fa notare la consigliera comunale Rachele Barbato, i rapporti tra Comune di Carinaro e Consorzio industriale Asi Caserta rispetto a qualche anno fa. Cosa abbia determinato questo cambio di atteggiamento se lo chiede la stessa consigliera, ex assessore della Giunta Affinito, dichiaratasi indipendente nel gennaio 2021 a seguito della rottura con la maggioranza. – continua sotto –
“E’ davvero singolare – riflette Barbato – vedere come l’amministrazione comunale di Carinaro negli ultimi tre anni sia diventata una cosa molto diversa rispetto a quella che vinceva le elezioni. Quando ci candidammo, ad esempio, sostenevamo che l’Asi aveva gestito i nostri territori in maniera dissennata e con ritorni occupazionali del tutto modesti, tant’è che ritenevamo doveroso aprire con l’Ente industriale una vertenza politica. Appena dopo l’estate del 2019 il nostro sindaco, inoltre, criticò l’Asi con un duro comunicato, denunciando che la gestione dell’Ente si era caratterizzata per non aver selezionato in maniera intelligente gli investimenti insediati, oltre che di fare ‘politica’ faziosamente”.
A questo punto la consigliera chiama in causa il delegato alle Attività produttive, Alfonso Bracciano: “Da quando il nostro rappresentante all’Asi è diventato il consigliere Bracciano, invece, sembra che le cose siano cambiate profondamente. I rapporti tra Carinaro e il consorzio industriale sono diventati improvvisamente buoni: Bracciano si è subito schierato con la maggioranza, se è vero che ha votato disciplinatamente tutte le delibere dell’assemblea Asi a cui ha partecipato. Anche il recente convegno sulle attività produttive, cui la presidente del Consorzio, Raffaela Pignetti, non ha fatto mancare la propria presenza, ne è ulteriore prova. Ha trovato un clima disteso e conviviale, non solo nessuna domanda scomoda le è stata posta dal duo Affinito-Bracciano ma, anzi, si sono scambiati reciproci salamelecchi”.
“Speriamo soltanto – conclude Barbato – che il nostro consigliere Bracciano, da qualche tempo professionalmente impegnato nel lanciare il proprio studio che si occupa di sicurezza sul lavoro, abbia almeno trovato il tempo per perorare alla Pignetti la causa dei tanti operai locali, che anche loro tengono famiglia, costretti a lavorare in condizioni talvolta pericolose”.