Casal di Principe (Caserta) – Una giornata tutta al femminile, dedicata alle donne, ed in particolare alle grandi donne del territorio. Donne forti, coraggiose, determinate, che hanno lottato per raggiungere i loro traguardi e che continuano a farlo, donne che si sono sempre distinte ed è ancora così, donne che con importanti testimonianze sulla loro vita hanno dimostrato agli studenti come si può riuscire a diventare donne influenti in una terra come la nostra. Questo il tema dell’incontro “Le Donne…oltre le mimose”, che si è svolto lunedì 7 marzo nella sala teatro dell’Istituto tecnico “Guido Carli” di Casal di Principe. – continua sotto –
Un’iniziativa fortemente incoraggiata e sostenuta dalla dirigente scolastica Tommasina Paolella, a cui hanno partecipato, accolte dalle allieve dell’indirizzo Turismo, l’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Marisa Diana, la professoressa Marianna Caterino, docente di Biochimica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi “Federico II”di Napoli, la vicepresidente di CasaleLab e giornalista Eliana Gilda Diana, la coordinatrice di Punto Luce di Casal di Principe, Valeria Ruffo, e la coordinatrice centro antiviolenza e Casa d’accoglienza “Lorena”, Concetta Schiavone.
L’evento ha avuto inizio con immagini tragiche e raccapriccianti inerenti la guerra in atto in Ucraina, dove si sono visti anche bimbi coinvolti e disperati per i loro padri chiamati a combattere una guerra assurda e devastante. Un atto doveroso e dovuto a chi in questo momento sta lottando contro la morte e che perciò è stato ricordato prima di dare il via all’incontro. Dopo la proiezione del video, la dirigente scolastica ha spiegato a tutti il senso dell’evento e di come il tragico momento della guerra abbia riorientato il convegno, che la scuola ha voluto dare inizio all’incontro proprio con quelle immagini, perché vediamo ancora di più che la donna, la figura femminile nel nostro territorio, in Europa e nel mondo ha veramente dell’eccezionalità, in quanto stiamo vedendo dai mass- media donne che prendono i figli e si allontanano dalla loro terra, ma anche donne che consegnano la propria prole e preferiscono restare nella propria terra a difenderla. Ha poi presentato le figure femminili che con le loro capacità culturali, professionali, possono essere presentate ai ragazzi come modelli femminili di riferimento.
Ha, quindi, salutato e ringraziato le autorevoli autorità presenti, le docenti referenti alla Legalità Elisabetta Diana e Maria Preziosa Ferraiuolo, che hanno organizzato e coordinato l’evento, il professor Leonardo Zagaria e la collaboratrice della dirigente, professoressa Rosanna Schiavone, e tutti gli altri collaboratori della ds che hanno contribuito, insieme alle stesse referenti, alla realizzazione dell’evento, il corpo docente, il personale Ata, indirizzato dalla dsga M.Gabriella Caterino e tutti coloro che, a vario titolo, hanno lavorato per la buona riuscita dell’appuntamento. Di seguito ha preso la parola l’alunna Maria Cantiello, della classe 4^apt del settore Agrario, che ha parlato dell’importanza della giornata dell’8 Marzo e di riflettere sulle grandi conquiste ottenute dalle donne in questi anni e di quelle ancora da conquistare. – continua sotto dopo le foto –
L’alunna ha anche ricordato che nel loro percorso di studi sono rimasti affascinati dalle figure di alcune donne, le quali di volta in volta sono state prese in esame, donne che li hanno stimolati come esempio ad andare avanti, a superare i limiti, che hanno insegnato la strada da percorrere per raggiungere determinati obiettivi. Poi ha sottolineato che le studentesse dell’istituto hanno validi esempi a cui ispirarsi: la dirigente scolastica, donna intelligente, vulcanica, piena di idee, aperta al dialogo con discenti e docenti; la vicepreside, professoressa Schiavone e tutte le altre professoresse, pronte a guidare, sostenere gli alunni nel loro percorso di studi, senza dimenticare la dottoressa M.G.Caterino e tutte le figure femminili che lavorano nella scuola. Inoltre, ha spiegato che l’incontro è stato fortemente voluto dagli studenti affinché potesse emergere la forza, la professionalità e l’eccellenza delle donne del proprio territorio.
Successivamente, è stato proiettato dal professor Zagaria il video “Un professore dalla parte delle donne”, un video contro il femminicidio, realizzato da un professore con gli studenti. In pochi minuti il professore, che è in classe, si rivolge ai suoi alunni con un monologo ispirato a Shakespeare e a Benigni. Nel video il docente si rivolge agli allievi, dicendo loro di stare molto attenti a far piangere una donna, perché Dio conta le sue lacrime. E ancora afferma: “La donna è uscita dalla costola dell’uomo. Non dai piedi per essere calpestata, né dalla testa per essere superiore. Ma dal fianco per essere uguale, un po’ più in basso del braccio per essere protetta, dal lato del cuore per essere amata”. – continua sotto –
Di seguito, ha preso la parola la dottoressa Caterino, che ha parlato più volte del ruolo importante delle donne nella società, sottolineando quanto sia fondamentale quello che le donne sono per prima, quanto sia essenziale vincere questa discriminazione invisibile, nata da quando le donne sono piccole, quando cioè vengono date loro in mano le bambole, mentre ai bambini le costruzioni, quelle costruzioni che sembrano una banalità, mentre sono in realtà il primo approccio al mondo scientifico, al problem solving, al concetto di simmetria. L’importante, però, ha ribadito Caterino, è che nel momento in cui emerge una certa consapevolezza da parte delle donne, poi bisogna scegliere e quindi questa discriminazione bisogna vincerla. Ha, poi, parlato della carriera intrapresa, che all’inizio sembrava per lei un sogno, la scelta della facoltà di Chimica, più che altro sembrava una sfida col mondo che la circondava, ma che dimostrava in realtà il suo interesse e la sua curiosità per la disciplina. La dottoressa ha spiegato che dal confronto con gli altri ha iniziato ad acquisire coscienza delle sue capacità e quindi, quel sogno è diventato un obiettivo chiaro.
L’assessore Marisa Diana, dopo aver ringraziato tutti e la dirigente, si è presentata ai ragazzi come docente da 38 anni, impegnata da sempre nel sociale fin dall’età adolescenziale, approdata quasi per caso alla politica, oggi assessore alla pubblica istruzione del comune di Casal di Principe. Dopo ha ricordato il significato della giornata dell’8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna, raccontando che lei quando pensa a questa festa, un po’ rimane amareggiata, perché se ancora oggi nel 2022, esiste una giornata dedicata alle donne, bisogna ammettere che c’è ancora qualcosa che non va e che noi donne siamo ancora quasi “una specie protetta”, ecco perché ha apprezzato molto l’indirizzo che è stato dato al convegno, il quale non è “donna specie protetta, discriminazione, violenza sulle donne”, ma che è anche il cammino di liberazione per raggiungere la parità di genere, che è stato fatto in questi anni e che qui alcune donne del territorio, le quali sono intervenute a testimoniare, hanno fatto. Si tratta di testimonianze di donne che si sono affermate, nonostante le numerose difficoltà incontrate. Fare l’insegnante è stato il sogno che lei aveva da bambina, ha ribadito la dottoressa Diana, la quale ha raccontato che insegnare alla scuola primaria è stato fondamentale per avere le basi per la Pedagogia, che gli anni delle scuole superiori, condivisi anche con la dirigente Paolella, dove poi ha ottenuto il passaggio, sono stati bellissimi.
Marisa Diana che attualmente, insegna al Liceo “Segrè” di San Cipriano d’Aversa, ha doverosamente anche ricordato gli anni difficili in cui il cugino don Peppe Diana è stato ammazzato dalla camorra. Ha messo in evidenza il fatto che la società e in particolare, l’Italia, hanno bisogno oggi di un maggiore contributo femminile. Ha, inoltre, rivolto parole incoraggianti agli allievi, incitandoli a vivere intensamente la loro vita, a mettere a frutto tutte le loro capacità, a non tenerle nascoste, ad avere massima fiducia in loro stessi, a tirare fuori tutti i loro talenti, metterli a disposizione della società, la quale ha bisogno di costruttori di pace, di persone che lavorano per il bene comune. Ha, infine, ricordato alle ragazze di sentirsi come delle stelle e non come la luna, poiché semplicemente brillano di luce propria, dal momento che purtroppo in passato si è cercato di far sentire sempre le donne come la luna, cioè come se avessero bisogno di una persona accanto che le illuminasse, altrimenti non possedevano valore. La società odierna ha bisogno di donne che la illuminano, di luce e di altre stelle che sono i ragazzi, gli uomini, per illuminare insieme il firmamento del mondo. – continua sotto dopo le foto –
La dottoressa Eliana Gilda Diana, vicepresidente di CasaleLab, dopo aver salutato tutti, si è presentata agli studenti, spiegando come sia diventata Presidente del Forum dei giovani di Casal di Principe, attraverso un percorso breve, ma intenso, e come sia stato arduo intraprendere la carriera di giornalista pubblicista. Immediatamente, è intervenuta la dottoressa Ruffo, la quale ha spiegato di provenire da una famiglia in cui il padre ha frequentato un istituto tecnico, mentre la madre aveva scelto gli studi pedagogici, ma aveva poi deciso di fare la casalinga, poiché probabilmente questo era il modello educativo che aveva avuto dalla propria famiglia, e cioè quello di dedicarsi esclusivamente alla cura della casa e dei figli. Lei, invece, racconta di aver sempre avuto uno spirito diverso e la fortuna di aver conosciuto delle femministe che hanno fondato nel 1999 la cooperativa Eva, la quale tutt’oggi si occupa del contrasto alla violenza maschile sulle donne, di abusi e maltrattamenti sui minori. Da lì, lei dice, che è nata la sua vicinanza verso queste persone e che esiste una realtà che sta cambiando fortunatamente per i servizi e le opportunità che si danno alle ragazze, cui viene detto di andare oltre l’isolamento.
Ha spiegato, inoltre, la scelta che ha fatto di essere operatrice sociale di un centro antiviolenza, ma si è detta meravigliata per il fatto che lei vede donne e ragazze ancora oggi con la testa abbassata, per cose che dicono gli altri o che la cultura ci impone. E ha ricordato che quando comunicò al preside del liceo classico la scelta dell’indirizzo degli studi universitari, lui le fece capire che sarebbe stata sfortunata e che non avrebbe guadagnato mai nulla nella vita. Questa cosa, ha testimoniato la dottoressa Ruffo, le è rimasta impressa, ma per fortuna, ha poi affermato che nel suo percorso ha incontrato una donna molto importante, la quale le ha dato coraggio, insegnandole a dare valore a se stessa. Essere femminista e stare sempre dalla parte delle donne, ha concluso Valeria Ruffo, le ha dato poi la forza per reagire e andare avanti nel suo percorso personale e professionale. Ha rivolto un consiglio alle ragazze, e cioè quello di non arrendersi mai e di utilizzare, visto che sono a disposizione, le opportunità di organizzazioni, associazioni, centri, pronti ad ascoltarle e a sostenerle.
Infine, ha dato la sua testimonianza la dottoressa Schiavone, riferendo di aver scoperto un grande mondo, quello del femminismo. Il mondo femminile, ha detto, non è solo quello che ci insegnano da piccole, e cioè quello di essere dedite esclusivamente alla cura della casa e della famiglia, ma è anche altro, ed è ciò che tutti i giorni cercano di far capire nei loro centri antiviolenza. Schiavone ha affermato che, nonostante la sua dedizione alla famiglia, ha cercato di mettere al primo posto sempre se stessa, di provenire da una famiglia tradizionalista, ma che i suoi genitori l’hanno comunque sempre spronata a credere in se stessa e a fare diversamente da loro. Ha, inoltre, dichiarato che nonostante il suo matrimonio si è laureata, crede nel lavoro che fa. Alla fine ha rivolto un messaggio importante alle allieve, dicendo che se le donne credono in se stesse, possono arrivare ovunque ed è quello che nei centri antiviolenza viene trasmesso a tutte, il fatto che le donne non debbano mai porsi dei limiti.
E’ stata poi data la parola agli studenti per mostrare i lavori svolti con l’aiuto dei docenti. E’stato letto dalla rappresentante della classe1^BC, Arianna Bianco, il monologo sulla parità di genere, scritto dall’ alunna Desirè Verde. Subito dopo, l’alunna Sonia Allegretti della classe 2^BC ha letto un pensiero su Cleopatra. Tanti Video, powerpoint, poesie, volantini, inoltre, sono stati realizzati sulle donne che si sono distinte nella cultura, nella storia dello sport, nel sociale, nel campo della politica, della scienza, donne che con la loro intelligenza, il loro talento, il loro genio, la loro forza, ma anche la loro grazia ed eleganza, hanno cambiato il mondo. Tutti lavori svolti dalle classi: 4^ABS, 3^ABS, seguiti dalla docente Maria Preziosa Ferraiuolo; 4^AFM, seguiti dalla docente Elisabetta Diana; 1^BC, 2^BC, 4^BBS, seguiti dalla docente Maria D’Angelo; 2^BI, 3^BI, 4^BI, seguiti dalle docenti Elviranna Diana e Ottavia D’Alessandro.
Al termine dell’incontro, gli studenti dell’indirizzo biotecnologico sanitario hanno omaggiato le relatrici con igienizzanti prodotti da loro stessi. L’alunno Luigi Mosca della classe 4^ABS, a nome di tutti gli allievi del settore, ha presentato il prodotto, descrivendone la produzione che si è divisa in tre attività laboratoriali. Dapprima la preparazione della soluzione igienizzante secondo le modalità dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Poi l’estrazione in corrente di vapore degli oli essenziali da limoni, arance e mandarini della nostra terra. L’alunno ha spiegato che gli oli essenziali della famiglia dei Citrus, oltre che possedere azione disinfettante, sono anche ottimi aromatizzati. Infine, l’imbottigliamento con la creazione dell’etichettatura, seguendo la normativa vigente sui prodotti a base alcolica e dove sono stati indicati tutti gli ingredienti secondo le regole Inci per i prodotti sanitari ad uso topico. L’allievo, infine, ha doverosamente ringraziato i docenti che scrupolosamente hanno seguito i lavori durante le attività laboratoriali: Lucia Alba Vilardi, Pina De Chiara, Augusta Del Vecchio, Anna Giugliano, Emanuela Iadecicco, Rita Parillo. A conclusione, i ringraziamenti e tanti elogi da parte delle referenti alla Legalità a tutti gli studenti per l’impegno e i lavori realizzati per l’incontro. Informazioni e immagini inviate dalla prof.ssa Maria D’Angelo