Orta di Atella, il sindaco Gaudino si dimette: aspro scontro interno alla maggioranza

di Luigi Viglione

Orta di Atella (Caserta) – Si dimette il sindaco Vincenzo Gaudino e volano stracci nella maggioranza: “Città visibile” e “Orta in Movimento” a muso duro contro i “Democratici e Riformisti”. – continua sotto –

Sono tempi difficili per l’amministrazione comunale ortese. I cittadini che si aspettavano un cambio di passo ad appena quattro mesi dalle ultime elezioni rischiano di ritrovarsi di nuovo con un’amministrazione commissariale. È di ieri, infatti, la notizia delle dimissioni di Gaudino, uscito lo scorso novembre vittorioso alle urne come capo della coalizione “Unione progressista”, composta dal collettivo “Città Visibile”, dalla lista “Orta in movimento” e da “Democratici e Riformisti”.

I malumori all’interno della maggioranza sono apparsi evidenti fin da subito, a seguito delle critiche mosse dai “Democratici e Riformisti” sulla composizione della giunta. Frizioni che in un primo momento sembravano superate; poi, lo stesso gruppo ha disertato i Consigli comunali facendo mancare il numero legale utile a svolgere i lavori e uscendosene con un comunicato in cui ha espresso il proprio malcontento. Parole che hanno spinto il primo cittadino a presentare le dimissioni, sperando che le anime che compongono la maggioranza ortese trovino una quadra per poter continuare il percorso amministrativo. Che da stamattina, però, sembra allontanarsi, dopo che gli altri due gruppi “Città Visibile e “Orta in Movimento” hanno, a loro volta, diffuso una nota molto dura nei confronti degli alleati di governo cittadino.

“A quattro mesi dalla vittoria elettorale del 7 novembre dobbiamo prendere atto – spiegano i due movimenti – che alcune premesse che hanno portato alla nascita di ‘Unione Progressista’ sono decadute sotto i colpi di pretese che poco hanno a che fare con la dialettica politica. Abbiamo appreso da un comunicato diffuso dal gruppo ‘Democratici e Riformisti’ la decisione di porsi al di fuori dell’attuale maggioranza che sostiene il sindaco Gaudino; decisione che, francamente, non ci sorprende anche alla luce dell’atteggiamento assunto nel corso di questi primi mesi di amministrazione. Ciò che invece ci lascia di stucco è la facilità con cui viene operata una vera e propria ‘inversione degli argomenti’, che prova a celare, per la verità maldestramente, una azione politica che ha mirato a ‘bloccare’ e imbrigliare l’attività amministrativa. Oggi scopriamo che i DeR non hanno mai rivendicato incarichi. Tale affermazione, però, risulta sostanzialmente incompleta”. – continua sotto –

“La verità – continuano – è che il comportamento dei referenti dei DeR si colloca nella scia di una nota consuetudine politica, articolata in vizi privati e pubbliche virtù”. Delusione, quindi, per il collettivo e gli ex 5Stelle, i quali prendono atto che “ogni tentativo di intavolare una discussione politica sul futuro della città e ogni richiesta di impegno diretto nella gestione amministrativa è naufragato dinnanzi alle continue pretese del riconoscimento, alla loro componente, di fantomatiche posizioni apicali che non si è avuto il coraggio di rivendicare pubblicamente”.

Il deterioramento della collaborazione: “Da settimane i rapporti dei DeR con le altre forze di coalizione sono stati deliberatamente interrotti e sostituiti da un dialogo diretto con il sindaco nel tentativo di portarlo sulle loro posizioni utilizzando come strumento di pressione l’intenzione di far mancare i numeri in Consiglio comunale, prova ne è l’aver disertato più volte il pubblico consesso, e annichilendo, di fatto, il dibattito politico. Con quest’ultimo comunicato la componente dei DeR disconosce un sindaco che ha candidato per due volte consecutive, esponente del Partito Democratico che proprio pochi giorni fa, in quota alla propria area politica di riferimento, è stato eletto nell’Ente Idrico Campano riportando finalmente Orta di Atella all’interno di un organismo regionale strategico. E lo fa rivendicando una linea di responsabilità politica, citando una inverosimile esortazione a formare una giunta tecnica, che però non vuole assumersi nei fatti”.

“Non sappiamo – proseguono Città Visibile e Orta in Movimento – se i consiglieri comunali che sabato hanno firmato quel delirante documento siano consapevoli della responsabilità che si sono assunti facendo mancare, di fatto, la maggioranza a questa amministrazione e sarebbe cosa strana dal momento che in più di una occasione i nostri due gruppi, con il sindaco in testa, hanno dimostrato di non essere disponibili a cedere ad alcun tipo di ricatto politico. La mancanza di una reale maggioranza politica vuol dire mettere a serio rischio la continuazione di questa esperienza politica e definire un prologo per un nuovo commissariamento: un danno incalcolabile per la nostra cittadina; ma è chiaro che di fronte ad una presa di posizione assolutamente insostenibile, da parte dei DeR, vanno tratte le dovute conclusioni. E deve essere altrettanto chiaro di chi sarà la responsabilità di un tale eventuale epilogo”. – continua sotto –

Il rammarico per il fallimento di un progetto politico che poteva segnare il cambio di passo rispetto ad un recente passato molto doloroso per la comunità: “Orta di Atella merita stabilità amministrativa e non una precarietà determinata da logiche estranee al raggiungimento del bene comune, logiche che tanto ricordano quel ‘vecchio’, ma ancora vicino nella memoria collettiva, modo di fare politica che ci siamo impegnati a destrutturare. Altrettanto intollerabile, in quanto dannoso per la collettività, è invocare esperienze ‘tecniche’, che definiscano una politica scevra da dirette responsabilità; un modello che ha già dimostrato di essere fallimentare per il nostro territorio, che ha dato il colpo di grazia ad un tessuto socio-economico e culturale già compromesso da anni di lassismo e politica speculativa. Ci siamo impegnati in prima persona, mettendoci la faccia, consapevoli di ereditare una macchina amministrativa deteriorata e depotenziata e con essa una situazione patrimoniale che a stento consente di affrontare l’ordinaria amministrazione. Eravamo sicuramente coscienti delle enormi difficoltà che avremmo dovuto affrontare ma restiamo sbigottiti di fronte a talune strumentalizzazioni e non permetteremo a chi aveva promesso ai cittadini di voler contribuire a ricostruire la nostra comunità di disattendere gli impegni presi e di sfuggire alle proprie responsabilità rappresentando una narrazione manipolatoria e distorta”.

La dura chiosa: “Una crisi ormai alla luce del sole ed alla luce del sole si situeranno i passaggi successivi. Tutti saranno improntati ad un irrinunciabile presupposto morale e politico: l’assunzione delle proprie responsabilità da parte tanto dei singoli quanto dei gruppi politici”.

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