Orta di Atella, le poesie degli studenti per ricordare le vittime innocenti delle mafie

di Luigi Viglione

Orta di Atella (Caserta) – In una sala consiliare gremita di studenti e insegnanti delle scuole ortesi si è tenuto la mattina di mercoledì 23 marzo l’evento “Poesie contro la mafia” durante il quale gli alunni delle scuole primaria e secondaria di primo grado hanno mostrato i lavori realizzati per ricordare le vittime innocenti delle mafie. – continua sotto –

L’incontro tra istituzioni, rappresentanti dell’istruzione e delle associazioni è stato fortemente voluto dall’assessore Marilena Belardo, che non ha purtroppo potuto presenziare causa Covid. In sua vece ha fatto da moderatore il vicesindaco Vincenzo Tosti, raggiunto anche dai microfoni di Pupia. Il primo a intervenire introducendo i lavori e portando i saluti dell’ente ortese è stato il sindaco Vincenzo Gaudino. Poi è stata la volta del referente di Libera Aversa, Aniello Iovinella. A seguire ci sono stati Francesco Diana, del Comitato Don Peppe Diana, e Marilù D’Angelo, co-coordinatrice di Libera Caserta. Ancora le dirigenti scolastiche Arcangela Del Prete, dell’istituto “Massimo Stanzione”, e Maria De Marco, dirigente del Circolo Didattico. Inoltre, sempre in rappresentanza di Libera Aversa è intervenuto anche Vincenzo Viglione.

A chiudere i lavori poi è stato Biagio Chiariello, comandante della Polizia locale di Arzano, che ha portato la sua testimonianza di impegno a favore della legalità e del recente grave atto intimidatorio di cui è stato vittima: l’affissione nelle strade di un manifesto funebre riportante il suo nome. Ma i veri protagonisti della mattinata sono stati gli alunni delle scuole, che hanno presentato diversi cartelloni sulla legalità, fatti in collaborazione con gli insegnanti, e letto varie poesie inedite scritte direttamente di loro pugno.

«Ho provato a mettere insieme il ricordo di donne e uomini che hanno dato la loro vita per aver lottato contro le mafie con la giornata della poesia. – ha spiegato l’assessore Belardo in una nota – Infatti c’è tanta poesia e tanta bellezza anche nell’esempio che ci hanno lasciato Don Peppe Diana, Peppino Impastato, Mimmo Beneventano o Giancarlo Siani. In molti casi loro stessi hanno scritto versi bellissimi. E quante parole avrebbero ancora potuto dire Annalisa Durante o Gelsomina Verde».

«L’idea, poi di “lavorare” – continua l’assessore – a questa contaminazione con le scuole di Orta di Atella, mi è parsa il modo migliore per trasmettere ai nostri ragazzi quegli esempi e l’importanza della forma scritta come strumento di espressione e di crescita. Penso che sia un esperimento molto riuscito e che può rappresentare una traccia stabile su cui costruire quel percorso comune tra la scuola e l’amministrazione pubblica, tra territorio ed istituzioni. Questi primi mesi nei quali ho sperimentato la responsabilità di un ruolo importante come quello di assessora alla Cultura e alla Pubblica istruzione – conclude la Belardo – hanno rafforzato in me l’idea che esiste la possibilità, attraverso una “politica buona”, di fare cultura, di farla insieme alle nuove generazioni, e di dire senza paura ed anzi a gran voce, che la mafia e la camorra sono e saranno sempre una montagna di merda».

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