San Marcellino (Caserta) – “Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise, solo perché donne”. Così recita un aforisma di Alda Merini; parole che oggi, 8 marzo, più di qualsiasi altro giorno, rimbombano nella mente di tutti e invitano a riflettere. Parole che racchiudono tutta la sofferenza che molte donne, vittime di abusi, di violenza fisica o verbale, domestica, di femminicidio, continuano a provare. Proprio per far fronte a questa problematica, dilagante e amara, il Comune di San Marcellino ha inaugurato lo sportello antiviolenza “Donne in Ascolto”, ubicato nella casa comunale. – continua sotto –
Il progetto, curato dall’assessore Angela Tonziello, con il sostegno del sindaco Anacleto Colombiano, consiste in una linea telefonica sempre attiva durante l’apertura del centro. Potranno esserci colloqui telefonici e personali, informazioni legali ed eventuale attivazione della rete territoriale di sostegno e relativi accompagnamenti, attivazione delle procedure per ospitalità in emergenza e protezione. “Il colloquio con l’operatrice – si legge nello statuto ufficiale – non è uno spazio dove vengono forniti consigli standard, ma un luogo di confronto dove ogni donna ha la possibilità di svolgere un esame realistico delle possibilità concrete di realizzazione dei propri obiettivi e di protezione dalla violenza”.
Tra gli obiettivi dell’iniziativa vi è: dare alle donne che subiscono violenza uno specifico luogo di genere, unico in città, dove trovare risposte ai loro bisogni di protezione; offrire uno spazio protetto e non giudicante, dove possono trovare ascolto, informazioni, sostegno e confronto personale. Sostenere le donne affinché possano prendere le decisioni più opportune per sé metodologia, strumenti di lavoro e modulistica; mettere a disposizione gruppi di sostegno e di confronto finalizzati al rafforzamento personale e all’uscita dell’isolamento; dare una consulenza specialistica all’interno dello ‘Sportello Lavoro’ finalizzata all’orientamento al lavoro; fornire informazioni e sostegno a chi segnala situazioni di donne che subiscono violenza e
costruire una rete con i servizi socio-sanitari, le forze dell’ordine, gli/le avvocati/e, i tribunali e le altre istituzioni a sostegno della donna che subisce violenza e dei suoi figli e figlie. Un’iniziativa volta alla tutela delle donne, una spinta per far dire loro ‘Basta!’”.
