Una visita privata e inaspettata quella di Vittorio Sgarbi, che di certo non ha bisogno di presentazioni, al Santuario della Madonna di Casaluce (Caserta). Il parlamentare e noto critico d’arte e personaggio televisivo, è arrivato puntuale alle dodici, proveniente da Aversa, accompagnato dal professor Antimo Cesaro, docente associato di Filosofia Politica presso il Dipartimento di Scienze Politiche “Jean Monnet” dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, già parlamentare della Repubblica e sottosegretario ai Beni Culturali nella passata legislatura, dal funzionario dei Beni Culturali e già direttore di importanti istituzioni museali, dottor Ferdinando Creta, dall’architetto Salvino Arturo Pozzi e dal giornalista e direttore di “Nerosubianco” Giuseppe Lettieri. – continua sotto –
Ad accoglierlo don Michele Verolla, parroco e geloso custode della stupenda chiesa, il sindaco di Casaluce Francesco Luongo con l’assessore alla Cultura, Carmela Valentina Sorrentino, ed alcuni giovani della comunità parrocchiale. All’ingresso in chiesa, Sgarbi è rimasto stupito, colpito dagli affreschi nella volta della navata. E quando don Michele gli ha detto “Professore è questo non è niente, deve vedere negli altri ambienti tutto il patrimonio di affreschi che abbiamo”, Sgarbi si è praticamente fiondato, infilandosi in tutti gli anfratti della chiesa, per poi commentare: “Non conoscevo simile ricchezza, avevo letto qualcosa in merito ma non mi aspettavo di trovare tutto ciò. Affreschi stupendi, la maggior parte ascrivibili alla prima cerchia di allievi del grande Giotto che in questi luoghi, come ci ricorda la storia, dimorò. Qui siamo difronte ad uno dei più importanti patrimoni di affreschi del tardo medioevo d’Italia. E vederli collocati così – ha detto Sgarbi, incitando l’amministrazione locale a trovare qualche soluzione – intristisce davvero. Bisogna impegnarsi affinché queste opere, alcune conservate davvero bene, trovino una collocazione migliore, e non restino adagiate a terra, dove col tempo potrebbero subire anche danni”.
Il sindaco Luongo ha raccontato a Sgarbi la storia dell’icona della Madonna di Casaluce, custodita nella chiesa per otto mesi all’anno, e per altri quattro ad Aversa, e di quanto il culto alla Beata Vergine di Casaluce sia molto sentito nel nostro territorio. Il critico d’arte è poi rimasto rapito, oltre che dagli affreschi, anche dalle cosiddette idre delle nozze di Cana. Peccato che il Castello con l’appartamento dell’abate erano inaccessibili. Un luogo da valorizzare, da troppo tempo ignorato dalla politica nazionale e dalle istituzioni. Sentita l’esistenza di una chiesa diruta a Popone, Sgarbi si è voluto recare sul posto, sfidando i rovi, perché per lui “l’arte non ha ostacoli”. Alla fine di questa visita lampo, durata circa un’ora, il parlamentare ha manifestato al sindaco e a don Michele il suo interesse a voler ritornare in futuro per conoscere ancora meglio questi tesori d’arte che sicuramente meritano una maggior attenzione e promozione. A SEGUIRE UNA GALLERIA FOTOGRAFICA