Draghi: “Per Putin non mature condizioni per cessate il fuoco”. “Italia richiesta come garante da Ucraina e Russia”

di Redazione

“Le condizioni” da parte di Vladimir Putin per un cessate il fuoco “non sono mature, ma poi è stato aperto il corridoio di Mariupol”. Lo ha detto Mario Draghi, durante l’incontro con la stampa estera, riferendo del colloquio con il capo del Cremlino. “In effetti – ha aggiunto il premier – le posizioni delle due parti si sono un po’ avvicinate”, ma sono “cauto perché c’è ancora molto scetticismo”. Per Draghi, “le sanzioni funzionano e alla pace si arriva se l’Ucraina si difende”. – continua sotto – 

“Italia richiesta come garante da Kiev e Mosca” – “L’aspetto positivo è che l’Italia è richiesta come garante sia dall’Ucraina sia dalla Russia. Quale sarà il contenuto esatto delle garanzie – ha aggiunto – è presto per definirlo, dipenderà dai negoziati. Potranno essere garanzie che le clausole che saranno negoziate siano attuate: la pace, il tipo di neutralità, lo statuto delle regioni del Donbass e Lugansk”.

“Confermare impegni Nato su armi, ok scadenza 2028” – “L’impegno dell’Italia per il 2%” del Pil per le spese militari con la Nato “è stato preso nel 2014 ed è stato ribadito da tutti i governi, dal 2018 al 2021 le spese nel bilancio delle difese sono aumentate tra il 17% e il 26-27%. L’impegno dell’Italia è confermare quanto fatto precedentemente e gli impegni con la Nato”, ha spiegato ancora Draghi. “Ci siamo visti con il presidente Conte il quale chiedeva l’allungamento” dei tempi per raggiungere il 2% “al 2030. Io ho detto no, si fa quel che ministro” della Difesa, Guerini, ha proposto e deciso per il 2028″.

“Su spese militari Ue superi decisioni nazionali” – Occorre, ha proseguito Draghi, “superare l’attuale sistema legato alle decisioni nazionali e se siamo seri” occorre procedere “subito un coordinamento sulla difesa: chi spende, quanto spende. Bisogna chiedere alla Commissione” di partire “da lì, altrimenti non siamo seri e non ne parliamo più. Non bisogna prenderlo alla leggera”. – continua sotto – 

Aziende Ue continueranno a pagare gas in euro o dollari – Il premier ha quindi parlato della situazione legata al pagamento del gas russo. “Riferisco le parole di Putin: i contratti esistenti rimangono in vigore, le aziende europee, e il presidente russo ha rimarcato più volte che questa è una concessione, si applica solo ai Paesi membri dell’Ue che continueranno a pagare in euro o in dollari”.

“Cina potrebbe diventare protagonista della pace” – “Io ho aspettative positive” sul “ruolo della Cina” che “potrebbe diventare un protagonista di prima grandezza nel processo di pace. Bisogna vedere se le aspettative sono confermate” dal comportamento della Cina, ha precisato il premier rispondendo a una domanda sul vertice Ue-Cina.

Scrivici su Whatsapp
Benvenuto in Pupia. Come possiamo aiutarti?
Whatsapp
Redazione
Condividi con un amico