Putin: “Sanzioni alla Russia sono dichiarazione di guerra. Ostacolati corridoi umanitari”

di Redazione

Molto di ciò che sta accadendo ora e di ciò a cui stiamo assistendo e di ciò che accadrà è senza dubbio un modo per combattere contro la Russia. E queste sanzioni che ci vengono imposte sono come una dichiarazione di guerra”. A dirlo, citato da “Interfax”, è il presidente russo Vladimir Putin, che facendo eco al suo ministro degli Esteri Sergei Lavrov poi, secondo la “Tass”, accusa: “Il lavoro dei corridoi umanitari, in particolare di quello di Mariupol, viene impedito dai nazionalisti ucraini”. E aggiunge: la parte ucraina “tiene in ostaggio oltre 6mila stranieri, ma la minaccia per i suoi cittadini è anche peggiore”. – continua sotto – 

Putin poi, riporta l’agenzia russa “Ria Novosti”, avverte che “l’istituzione di una no fly zone sull’Ucraina da parte di qualsiasi Paese sarà vista da Mosca come partecipazione diretta al conflitto armato”. Le conseguenze di un eventuale conflitto fra la Russia e la Nato, se questo dovesse accadere, dice il presidente russo, sono “chiare a tutti”. E avverte: se la dirigenza ucraina attuale continua a fare quello che fa e non comprende le nostre preoccupazioni sulla possibilità che armi nucleari possano essere piazzate sul suo territorio, “sta mettendo in questione il futuro dell’Ucraina come Stato”.

La Russia non prevede d’introdurre la legge marziale, assicura poi Putin in un incontro con le hostess della compagnia russa Aeroflot: “La legge marziale si applica in caso di aggressione soprattutto nelle regioni dove si svolgono i combattimenti. Non abbiamo una situazione del genere, e spero che non accada”. Un incontro le cui immagini, diffuse in tv, mostrano un Putin rilassato in completo blu, con alle spalle delle rigogliose piante verdi e circondato a un grande tavolo ovale da una ventina di assistenti di volo.

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