“Sembravano C’arte”, rassegna culturale all’Archivio Storico del Banco di Napoli

di Redazione

La Fondazione Banco di Napoli e la Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania presentano “Sembravano C’arte”, la nuova rassegna culturale che si terrà a ilCartastorie, nel Museo dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, in via dei Tribunali 213, a partire da domenica 20 marzo. – continua sotto – 

Cosa c’è dentro gli archivi? La polvere, sarebbe una risposta immediata. In realtà negli archivi ci sono sempre le persone. Nascoste, marginali, tra le righe oppure lampanti, centrali, continuamente protagoniste di una narrazione fatta di frammenti e di tracce. Nelle reti di inchiostro, di negativi, di tessuti e di carta con cui gli archivi hanno setacciato l’oceano dei secoli sono rimaste ‘incastrate’ milioni di vite. La documentazione archivistica, per sua natura, non raccoglie e non racconta tutto il vissuto degli individui. I records (termine archivistico che nella sua accezione anglosassone ammicca giustamente al verbo to record, registrare) catturano solo degli spezzoni della vita di coloro che ci rimangono impigliati, lasciando chiaroscuri, ombre e vuoti. Queste lacune, lungi dal lasciare incompiuto e mutilato il panorama di queste esistenze, si aprono alla moltitudine delle interpretazioni.

Le persone che gli archivi ci restituiscono sono come lampi e finiscono per diventare uno stimolo. Rappresentare, portarli alla luce con tutte le forme d’arte e performance equivale ad offrire il loro contributo di memorie e valori al più vasto pubblico possibile e, quindi, offrire una risposta alternativa e valida alla domanda: “Cosa c’è dentro gli archivi? Noi, di ieri. Cosa ci sarà dentro gli archivi? Noi, di oggi”. Eppure, sembravano solo carte. Due gli appuntamenti previsti nell’edizione primaverile della rassegna Domenica 20 marzo (ore 10.30 e ore 12) il primo appuntamento con le carte che incontrano il teatro nella rappresentazione “Pericolante nell’onore”.

Nei suggestivi spazi dell’Archivio Storico del Banco di Napoli andrà in scena un interrogatorio, un dialogo sferzante e ironico. Un’accusa di stupro e uno stratagemma raccontano sullo sfondo il sistema di doti e risarcimenti per le “esposite” del Banco dell’Annunziata. Introduzione a cura di Filomena D’Alto. Il 10 aprile sarà la volta de “Il gusto e il peccato” (ore 10,30 e ore 12) Protagonisti di una causale particolarmente colorita sono Marcello Citarella, gran magistrato della corte e seguace della setta eretica della Carità Carnale, e il suo schiavo (convertito e beneficiato dell’importante cognome dei Citarella), colpevole di aver quasi ucciso a colpi di spada un cittadino napoletano. Gli appuntamenti sono a ingresso gratuito su prenotazione su www.ilcartastorie.it – continua sotto – 

A seguire l’edizione estiva della rassegna con altri appuntamenti in cui le storie tratte dalle scritture dell’Archivio Storico del Banco di Napoli incontreranno diverse forme d’arte.

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