Sui negoziati in corso tra Ucraina e Russia “ci sono alcuni sviluppi positivi, come mi hanno riferito i nostri negoziatori”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante l’incontro con il suo omologo della Bielorussia Alexander Lukashenko, secondo quanto riporta l’agenzia Interfax. – continua sotto –
Putin ha assicurato la sua intenzione di informare Lukashenko “prima di tutto sulla situazione in Ucraina, sui negoziati che stanno andando avanti e che si svolgono quasi su base quotidiana”. “Ci sono alcuni sviluppi positivi, come mi hanno riferito i negoziatori della nostra parte”, ha aggiunto poi il presidente russo senza ulteriori precisazioni. Le delegazioni di Mosca e Kiev hanno avuto tre round di colloqui in Bielorussia, ma la data del quarto round non è ancora stata fissata. Inoltre ieri i ministri degli Esteri Sergey Lavrov e Dmitry Kuleba si sono incontrati in Turchia.
Quanto alle sanzioni occidentali, Putin le ha definite “un’opportunità” per la Russia per rafforzare la sua sovranità economica. “Gli ultimi anni hanno dimostrato che, laddove gli occidentali ci hanno imposto restrizioni, abbiamo acquisito nuove competenze e ripristinato quelle vecchie a un nuovo livello tecnologico”, ha detto Putin, secondo quanto riferito dalla Cnn. Putin ha anche affermato di ritenere che Russia e Bielorussia possano superare queste difficoltà e “acquisire più competenze e, alla fine, trarne beneficio, come è avvenuto negli anni precedenti”.
Intanto, fa sapere il Cremlino, “nessuno esclude un incontro tra Putin e Zelensky, è concettualmente possibile, ma prima i negoziatori devono fare la loro parte”, ha dichiarato il portavoce Dmitry Peskov, nel corso di un punto stampa. Peskov, ha riportato l’agenzia russa Interfax, ha escluso un incontro tra Putin e Zelenski “solo per il fatto di avere una conversazione”. “Devono incontrarsi per ottenere risultati”, ha detto. “Le posizioni della Russia sono note, sono state formulate chiaramente e presentate ai negoziatori ucraini – ha insistito all’indomani dei colloqui in Turchia tra i ministri degli Esteri di Mosca e Kiev -. Attendiamo formulazioni reciproche”. Il Cremlino, inoltre, assicura che non ci sono le condizioni per un default della Russia, “a meno che non siano create artificialmente e attribuite a noi”. “Sono disponibili, e pronti a essere dispiegati, i necessari margini di sicurezza per i pagamenti di tutti i debiti esterni in rublo”, ha affermato Peskov. – continua sotto –
Sul fronte ucraino, il presidente Volodymyr Zelensky sostiene che il suo Paese ha raggiunto “una svolta strategica” nella guerra contro la Russia. “Ci stiamo già muovendo verso il nostro obiettivo, la nostra vittoria”, ha detto Zelensky in un nuovo discorso registrato all’aperto con la bandiera ucraina sullo sfondo, sottolineando che “è impossibile dire quanti giorni ancora dobbiamo combattere per liberare la terra ucraina”. “Ma una cosa possiamo dire – ha aggiunto – abbiamo raggiunto una svolta strategica, ci stiamo muovendo verso il nostro obiettivo, la vittoria”. “Gli ucraini sono un popolo orgoglioso – ha aggiunto – che sempre difendono la propria terra e non daranno all’occupante un singolo pezzo della propria terra”. “Abbiamo bisogno di tempo, pazienza, saggezza ed energia, dobbiamo svolgere il nostro lavoro al meglio delle nostre capacità”, ha aggiunto.
“Abbiamo parlato con il presidente finlandese Sauli Niinistö delle prospettive per colloqui di pace. Dobbiamo fermare la guerra insieme”. Lo scrive in un tweet il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che ringrazia per il “sostegno” all’Ucraina nella “battaglia contro l’aggressione”. “E’ più importante che mai. Dobbiamo porre fine insieme alla catastrofe umanitaria provocata dalla Russia”, aggiunge con l’hashtag ‘StopRussia’ dopo che la Finlandia ha dato notizia del colloquio telefonico tra i due presidenti.
“Missili, bombe, artiglieria e ora mercenari siriani”, ha detto ancora Zelensky dopo che la Russia, ha annunciato l’arrivo di ‘volontari’ Medio Oriente. “I mercenari siriani non distinguono quale lingua parliamo qui, in quale chiesa si vada o partito si appoggi – ha aggiunto – i mercenari vanno solo ad ammazzare in terra straniera”. Riguardo poi alla durata del conflitto, Zelensky ha detto che il nemico “è molto ostinato, non presta attenzione alle migliaia di suoi militari morti”. L’invasione è arrivata al 16esimo giorno, un tempo “quattro volte superiore a quanto pianificava il nemico – ha concluso il presidente ucraino – si aspettava che gli ucraini salutassero le bandiere russe con i fiori per le strade”. – continua sotto –
Il numero due dell’ufficio del presidente ucraino, Igor Zhovkva, all’indomani del fallimento dei colloqui ad Antalya tra i ministri degli Esteri di Russia e Ucraina, i primi dall’invasione russa del Paese, ha fatto sapere che Zelensky è pronto a parlare direttamente con Vladimir Putin, ma “non scenderà a compromessi” durante “questi negoziati”. “Siamo pronti a parlare con Putin quando vuole”, ha detto alla Cnn Zhovkva. “E’ positivo si siano incontrati, ma purtroppo possiamo dire che non è il ministro degli Esteri russo a prendere la decisione finale – ha detto – Viene presa da una sola persona l’ultima decisione sullo stop alla guerra, su un cessate il fuoco, sul ritiro delle truppe”. Secondo Zhovkva, sebbene Zelensky fosse pronto per una soluzione diplomatica, “l’ultima cosa che ho sentito da loro”, dai russi, “è stato che dobbiamo continuare a lavorare con il formato delle due delegazioni”. Ma, ha avvertito, “anche gli accordi raggiunti durante questi negoziati non vengono rispettati”.