Aversa (Caserta) – Scrivono al ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani per chiedergli: perché nel Pnrr non è presente l’energia geotermica tra le fonti alternative all’energia non rinnovabile? Perché, in televisione e sui giornali, non si parla mai dell’energia geotermica? Come mai la geotermia è così marginalizzata? Sono i componenti del Geometheus Team: un gruppo di studenti del Liceo Scientifico “Fermi” di Aversa che, nell’ambito del percorso didattico di monitoraggio civico «A Scuola di OpenCoesione», monitora il progetto GeoGRID, finanziato dal Por Campania Fesr 2014/2020, sull’impiego dell’energia geotermica sul territorio campano. Un tema assolutamente in linea con quanto previsto dal Pnrr sulla transizione ecologica.
«Nell’approfondire le ricerche per il nostro progetto, – scrivono gli studenti dell’istituto diretto dalla professoressa Adriana Mincione, coordinati dalle docenti Silvana Pernisi e Annagrazia Rambone – ci siamo resi conto che c’è un gran numero di scienziati ed esperti in materia, con i quali abbiamo parlato, che continuano a sostenere l’utilità e la sostenibilità della scelta geotermica; ci siamo informati sulle modalità di utilizzo degli altri Paesi Europei ed extraeuropei e continuiamo a documentarci sulle innovazioni tecnologiche e sulle nuove teorie».
Gli studenti aversani evidenziano che: «La geotermia a bassa entalpia può essere usata anche per riscaldamento e raffrescamento casalingo/comunale, infatti, la temperatura del suolo si mantiene costante nel corso dell’anno e questo risulta più caldo dell’aria d’inverno e più freddo dell’aria d’estate: è quindi possibile utilizzare una pompa di calore per fare un impianto di riscaldamento e raffrescamento molto più efficiente di quelli tradizionali». Alla luce dei recenti avvenimenti bellici, si intuisce come siano importanti nuove risorse energetiche, da qui le perplessità espresse sull’assenza della geotermia nel Pnrr e i suggerimenti per andare vanti concretamente in questo settore che in Italia è poco considerato al contrario di quanto avviene in altre nazioni. – continua sotto –
«Noi crediamo, per lo studio che ne abbiamo fatto in questo periodo, – scrivono nella lettera inviata al ministro del governo guidato da Mario Draghi – che sia un’opportunità da non perdere; da ciò che ci hanno spiegato gli studiosi delle Università, abbiamo capito che questo tipo di energia è anche sostenibile dal punto di vista economico e consuma poco suolo. Molti potrebbero pensare: “i Campi Flegrei adesso sono soggetti allo sciame sismico!”, questo è vero ma ci sono altri posti in cui si potrebbero iniziare le trivellazioni dopo aver garantito la sicurezza dei pozzi». «Inoltre, – continuano i giovani studenti del Fermi di Aversa – il nostro progetto GeoGRID è stato presentato tra progetti di punta della Regione Campania anche all’Expo 2022 di Dubai e, in questo modo, abbiamo potuto vedere come la Graded abbia realizzato, in maniera sperimentale, negli Emirati Arabi Uniti un palazzo alimentato ad energia geotermica. Allora perché non tentare una sperimentazione anche in Italia?». – continua sotto –
«Il miglior modo per avere molte risposte – si legge ancora nella nota – è far dialogare politica e scienza così da confrontarsi per trovare soluzioni alle criticità. Chi meglio di lei, Signor Ministro, potrà essere il promotore di tali incontri? Questa è una lettera aperta che va a lei, gentile Ministro Cingolani, ma anche a tutte le persone che possano essere di aiuto per arrivare ad una svolta nella transizione ecologica italiana; saremmo molto soddisfatti ed orgogliosi se lei ci rispondesse, anche in maniera pubblica, perché le giovani generazioni non sono insensibili e disinteressate alle istanze comuni». IN ALTO UNA GALLERIA FOTOGRAFICA