Aversa (Caserta) – «Hanno fatto finta di nulla, per anni hanno portato la città allo sfascio economico ed oggi continuano a provare a mistificare la realtà chiedendoci di continuare a girarci dall’altra parte. Sono stati smascherati e, infatti, nel vuoto totale di idee provano a seminare odio diffondendo liste di proscrizione attraverso i social e i manifesti». Non ci sta il sindaco di Aversa, Alfonso Golia, a far passare sotto silenzio il manifesto delle opposizioni con tutti i nomi dei consiglieri comunali che hanno votato contro la possibilità di rateizzare i tributi comunali quando già ha avuto inizio la fase del pignoramento di stipendi o conti correnti. Una possibilità che, in verità, in alcuni casi consente la stessa normativa relativa alla riscossione esecutiva ma che ad Aversa sembrerebbe (il condizionale è d’obbligo) non essere applicata. – continua sotto –
«Agli aversani veri, quelli che hanno sempre contribuito, – afferma Golia – dico di essere orgogliosi dei consiglieri comunali che, con coraggio, hanno votato per dire che non è più il tempo dei furbetti, delle scorciatoie, di chi se ne frega della cosa pubblica. Ma va fatta chiarezza per smascherare l’ennesima operazione populistica di qualcuno che prova a cancellare il passato ergendosi a paladino contro le ingiustizie. Ma di quali ingiustizie parliamo? Parliamo di tasse non pagate che risalgono al 2015. Inoltre, evidenzio che rateizzare è possibile, non bisogna aspettare il pignoramento, cioè l’ultimo atto della riscossione coattiva. Chi vuole regolarizzare la propria posizione ha tutto il tempo per farlo. La possibilità di rateizzare il proprio debito è già prevista nei nostri regolamenti».
La questione vera, però, è consentire o meno il rateizzo in costanza di pignoramento. E qui il sindaco è categorico: «Rateizzare dopo il pignoramento non è giusto per chi ha sempre contribuito, non è giusto per chi, facendo mille sacrifici, seppur non avendo pagato nei tempi, ha aderito al rateizzo del proprio debito prima del pignoramento. Il pignoramento è l’ultimo atto che si fa nei confronti di chi se ne è fregato degli accertamenti, degli avvisi, della propria comunità».
Le cose, però, secondo le opposizioni non stanno proprio così visto che «la normativa prevede il rateizzo in alcuni casi in costanza di pignoramento, anche se il contribuente deve essere in possesso dei requisiti. Inoltre, paga gli interessi di mora in aggiunta a quelli derivanti dal rateizzo e le spese della procedura di pignoramento, per cui è comunque penalizzato». «Le difficoltà economiche – riprende il sindaco – ci possono essere per questo siamo intervenuti con gli sgravi per le attività economiche e per gli utenti privati in difficoltà economiche. Lo capiamo ma è un altro tema».