Aversa, sicurezza stradale: dalla politica finora solo “pose da selfie” e poca concretezza

di Antonio Arduino

Aversa (Caserta) – Ogni anno in Italia perdono la vita per incidenti stradali mediamente oltre 2000 persone. Secondo le ultime statistiche, ferme al 2020, in quell’anno furono 2.395 i morti e 118.298 gli incidenti con lesioni. – continua sotto –

Una emorragia di vite che è stata ricordata ad Aversa il 17 dicembre 2021 con la collocazione di una “panchina bianca” in ricordo di un medico di 32 anni, Giuseppe Capone, investito e ucciso da un’auto il 7 gennaio 2019. La panchina fu collocata sul luogo della tragedia per iniziativa dei genitori del giovane professionista per commemorare tutte le vittime della strada. Fu un evento riportato dai media locali con una serie di fotografie che avevano come protagonisti consiglieri comunali, autorità civili e religiose e responsabili di associazioni civiche.

Una sorta di “spettacolo” al quale non è seguito alcun intervento atto a migliorare la sicurezza delle strade aversane. E qui viene logico domandarsi perché si senta il bisogno di trasformare eventi del genere in occasioni per mettersi in mostra, facendo riferimento in particolare agli amministratori aversani, e non prendere al volo l’occasione per impegnarsi davvero per fare in modo che non si debbano più vivere momenti dolorosi.

Considerando le decine di aversani che corrono ogni mattina per le strade cittadine, ignorando il rischio a cui si espongono per la presenza di tante auto e moto che circolano ad alta velocità su strade, come via Pastore, via d’Acquisto, via Ligabue, via Michelangelo, via Raffaello, via Nobel. Avendo, purtroppo, constatato che l’elevata velocità è la principale causa di incidenti che vedono come protagonisti i pedoni sembra doveroso chiedersi perché, dopo aver celebrato il ricordo delle vittime della strada, l’amministrazione non pensi di posizionare dissuasori di velocità sulle arterie che permettono a moto ed autoveicoli di correre a tutta velocità, sia di giorno che di notte? – continua sotto –

Il Codice della strada parla chiaro: i dissuasori di velocità, siano essi dossi artificiali o apposite strutture prefabbricate, che vanno messi in sede in maniera specifica e sicura, devono essere collocati su strade particolarmente pericolose come quelle all’interno di centri abitati che sembrano, invece, “invitare” motociclisti ed automobilisti a correre il più velocemente possibile, cosa che accade normalmente ad Aversa.

Possibile che questa semplice modalità di garantire maggiore sicurezza ai cittadini non sia stata sollecitata da nessun componente dell’amministrazione né dalle tante associazioni, a parte Aifvs e Mamme Coraggio, che prendono parte a tali eventi commemorativi?

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